Crollo dei prezzi delle olive: l’appello urgente del settore olivicolo
Numerose parti interessate del settore olivicolo, tra cui agricoltori, commercianti e proprietari di frantoi, hanno espresso la loro insoddisfazione per il crollo dei prezzi delle olive nel governatorato di Sidi Bouzid.
Uno degli agricoltori della delegazione di Regueb ha sottolineato che il calo dei prezzi a meno di un dinaro/chilo rende l’agricoltore incapace di adempiere ai suoi impegni con i fornitori di diversi prodotti agricoli, fertilizzanti, oltre al pagamento della manodopera.
Egli ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un intervento urgente da parte delle autorità interessate per organizzare il processo di vendita del raccolto, soprattutto dopo l’annuncio della cessazione delle attività di numerosi proprietari di frantoi.
Da parte sua, l’agricoltore della regione di Meknassy, Abdelhalim Hilal, ha chiarito che la raccolta delle olive quest’anno è stata fortemente influenzata dal calo dei prezzi, lasciando gli agricoltori gravati di debiti verso vari creditori dopo aver cessato le attività di raccolta dei loro ulivi, che avrà ripercussioni negative sul settore negli anni a venire, secondo lui.
Nello stesso contesto, uno degli agricoltori della delegazione Souk Jedid, Mohamed Ben Ali, ha spiegato che la situazione della raccolta delle olive quest’anno è “difficile”, sottolineando che l’agricoltore che non può più lasciare il raccolto a piedi, costituisce il primo elemento interessato della catena.
Ritiene che l’oscillazione dei prezzi, più volte al giorno, sia un segno che alcuni commercianti e proprietari di frantoi stanno cominciando a sfruttare la situazione a proprio vantaggio, per realizzare guadagni considerevoli, in assenza di qualsiasi controllo da parte delle autorità . interessato.
Nello stesso contesto, diversi membri del consiglio regionale e dei consigli comunali hanno visitato sabato scorso diversi luoghi di vendita e acquisto di olive, per cercare di scoprire la causa del crollo dei prezzi.
A questo proposito, il deputato del consiglio regionale di Sidi Bouzid, Faycel Ghanmi, ha indicato che la fluttuazione dei prezzi di vendita delle olive richiede la ricerca di soluzioni pratiche e rapide fissando un prezzo minimo che corrisponda agli sforzi degli agricoltori e ai costi di produzione.
Da segnalare che la raccolta delle olive, nel governatorato di Sidi Boouzid, è iniziata il 16 ottobre, con una produzione stimata di circa 310mila tonnellate di olive.