“La RDC detiene le chiavi del futuro digitale, ma a quale costo per i congolesi? »

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La Repubblica Democratica del Congo è un “paese della soluzione” come ripete il suo presidente Félix Tshisekedi o “l’ultima frontiera del capitalismo” come vuole dimostrare il ricercatore Fabien Lebrun in un libro che inquieta e scuote, “Digital Barbarie”. (1)


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Colette Braeckmann


Giornalista presso la divisione Internazionale

Di Colette Braeckman

Pubblicato il 12/02/2024 alle 14:50
Tempo di lettura: 5 minuti


SSpesso presentato come l’alternativa ai combustibili fossili che stanno distruggendo il pianeta, l’uso della tecnologia digitale è forse l’ultima soluzione che consente sia di mantenere, se non di estendere, l’attuale livello di sviluppo sia di ridurre l’inquinamento e la distruzione delle risorse naturali .

In questo grande gioco globale, il bacino del Congo, di cui la RDC occupa l’area più estesa, gioca un ruolo essenziale: detiene l’80% delle riserve mondiali di cobalto e garantisce il 90% della produzione. È anche, con 450 tonnellate all’anno, in prima linea tra gli esportatori di tantalite di colombo, il famoso coltan presente in tutti i telefoni. Per quanto riguarda la produzione di rame, segue da vicino quella del Cile. Questo vasto paese come l’Europa occidentale possiede anche le seconde riserve di ferro più grandi del mondo. E non parliamo di oro, uranio, diamanti industriali…



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