Riusciremo un giorno a risolvere tutti i misteri dell’Universo? Se vogliamo essere realistici, probabilmente non è così. Ma nulla ci impedisce di avvicinarci il più possibile alle risposte che aspettiamo. Il prossimo elemento costitutivo è, ancora una volta, un telescopio spaziale. Perché cosa c’è di meglio per risolvere un problema, anzi parecchi, che tenerlo d’occhio. Nei prossimi anni, il Telescopio spaziale romano Nancy Grace sarà lanciato e ci offrirà un nuovo sguardo sulle stranezze del cosmo.
Recentemente, il telescopio astronomico ha ricevuto il suo “occhio”.
Un campo visivo 100 volte maggiore di quello di Hubble
Nel 1990, Hubble rappresentò una rivoluzione in termini di osservazioni spaziali. Da 34 anni continua a offrirci magnifiche immagini, oltre a partecipare a numerose scoperte cosmologiche. Oggi il primo telescopio spaziale della storia comincia a invecchiare e il suo pensionamento non è lontano.
In questo senso, il telescopio spaziale più importante degli ultimi anni, James Webb è stato quindi lanciato per subentrare. Ma per svelare i misteri dell’Universo, tanto vale avere quanti più occhi possibili, sulla Terra, ma anche lassù. Ecco perché la NASA sta lavorando attivamente allo sviluppo del suo futuro gioiello tecnologico: il Telescopio spaziale romano Nancy Grace.
Questi ultimi, avendo un campo visivo 100 volte maggiore di quello degli anziani Hubblesecondo il Cnes, ci offrirà sicuramente uno sguardo sull’Universo particolarmente emozionante. Potremo vedere più cose, scoprire di più e quindi rispondere a più domande.
Il telescopio spaziale Nancy Grace romana continua ad essere stabilito
Un omaggio all’astronomo americano Nancy Grace romanaprima donna dirigente della NASA e “madre di Hubble”, il futuro telescopio spaziale americano ci permetterà di rispondere alle domande che ci poniamo sull’energia oscura e sugli esopianeti. I due ambiti principali in cui “romano” verrà utilizzato.
A metà novembre 2024 è stata completata una fase importante della sua costruzione. Il telescopio spaziale, infatti, ha finalmente ricevuto il suo occhio che poserà sull’Universo: ilAssemblaggio del telescopio ottico.
Una struttura di capitale composta da:
- uno specchio di 2,4 metri di diametro
- altri nove specchi aggiuntivi
- diversi strumenti elettronici che consentiranno future osservazioni.
E per ora, i risultati sono conclusivi Centro di volo spaziale Goddarddove viene montato il telescopio spaziale.
“Abbiamo un telescopio di prima qualità che è ben allineato e ha eccellenti prestazioni ottiche alle basse temperature che incontrerà nello spazio” si rallegrò Bente Eegholm, responsabile dell’assemblaggio delAssemblaggio del telescopio otticoin un comunicato stampa della NASA.
Quando sarà il romano ?
Ovviamente, quando pensiamo che presto potremo dare un nuovo sguardo all’Universo, la domanda che non possiamo fare a meno di porci è: “quando?”. Per ora la data annunciata dalla NASA si riferisce al 2027.
Senza ulteriori dettagli, ovviamente. Tuttavia, come sappiamo, un calendario spaziale non è necessariamente il più accurato, soprattutto quando si tratta di una missione del genere che richiederà lavoro e molto denaro.
Con uno stato d’animo ottimista, possiamo dire a noi stessi che ci restano solo tre anni da aspettare!
Fonte : Spazio