I benefici sociali devono essere sufficientemente elevati da evitare la povertà a lungo termine, secondo i risultati del rapporto annuale Poverty and Inequality 2024 dell’Università di Anversa, la cui 33a edizione si concentra sul “corso della vita”.
Fattori come diploma, divorzio, malattia, pensione? possono aumentare o diminuire il rischio di povertà nel corso della vita di una persona. “La povertà può verificarsi durante tutto l’arco della vita, dalla culla alla tomba”, ha affermato Jill Coene, coordinatrice del rapporto annuale.
Le prestazioni sociali svolgono un ruolo importante per i disoccupati. “Una persona che riceve un sussidio basso ha maggiori probabilità di cadere in povertà con la propria famiglia rispetto a una persona che percepisce un sussidio elevato. Inoltre, rimane nella povertà più a lungo”, osservano i ricercatori. “Per evitare la povertà a lungo termine, è quindi necessario che le prestazioni sociali siano sufficientemente elevate. Una buona protezione sociale non è solo un rimedio a breve termine. È anche un investimento nella resilienza economica delle persone.”
Il rapporto rileva inoltre che il divorzio o l'arrivo di un nuovo partner possono incidere sulla situazione finanziaria di una famiglia. “La vulnerabilità finanziaria è molto pronunciata per i giovani genitori che allevano i propri figli da soli”. Le madri single incontrano quindi maggiori difficoltà finanziarie rispetto ai padri nella stessa situazione. Allo stesso modo, anche i giovani genitori di una famiglia mista si trovano più spesso in una situazione finanziaria vulnerabile.
I ricercatori hanno anche esaminato se la situazione finanziaria dei genitori divorziati è migliorata quando hanno avuto un nuovo partner. Ma sembra che ci voglia tempo. “Le famiglie ricomposte sembrano quindi impiegare otto anni per riconquistare la situazione finanziaria delle famiglie rimaste unite”.
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