L’Inter si è rifiutata di riprendere la partita

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“Come un incubo. Perché incubo era la parola più usata dai giocatori dell’Inter, da Inzaghi e dal suo staff anche freddodurante il viaggio in treno per tornare a Milano. Nella mente di tutti si rievocavano questi momenti terribili, la paura, il sentimento di impotenza, il desiderio di aiutare ma di non poter essere concretamente utili”. Così la Gazzetta dello Sport fa luce anche sul comportamento dei nostri giocatori, che sono stati subito sostenuti Giuseppe Marottail loro Presidente, nella decisione immediata di non respingere il campo

“L’Inter ha lasciato Firenze con il cuore pesante. Ma almeno rassicurato dopo le prime buone notizie sulle condizioni di Edoardo Bove. Ma è difficile, anzi, impossibile staccarsi mentalmente da quanto accaduto al 17esimo minuto di questa maledetta domenica: CSono stati i giocatori dell’Inter i primi a rendersi conto della situazione. La partita è stata interrotta quando Bove è crollato dopo essersi alzato, lo ha fatto quasi cadendo su Çalhanoğlu. E sotto gli occhi di Dumfries, che ha subito agitato le braccia per attirare l’attenzione generale, in particolare verso la panchina della Fiorentina e lo staff medico viola.”

L’olandese, insieme a Barella, è stato tra i primi a salvare Bove. Et Anche lo staff medico nerazzurro è subito sceso in campo per intervenire. Momenti di confusione totale, e ionzaghi ha capito subito la gravità della situazione. È scattato dalla panchina verso Bove, nella foga del momento è anche scivolato, si è rialzato. Qualcuno ha gridato per “convincere” i medici a portare più velocemente la barella a Bove”.

“Dall’altra parte, intanto, Bastoni consolò l’amico Colpani, scosso come tutti, Thuram gli pose le mani sulla testa come per coprirsi gli occhi per non vedere. E poi spontaneamente, tra i giocatori, è nata l’idea di comporre un cerchio attorno al giocatore a terra. È stata l’immagine più simbolica della serata, come se avesse voluto abbracciare il centrocampista della Fiorentina, ma allo stesso tempo proteggerlo da telecamere e sguardi indiscreti.

“È stato Arnautovic, che, mentre Bove crollava, chiacchierando con Tifoso in tribuna, è stato il primo a rompere il silenzio via social: ‘Forza Edoardo, siamo tutti con te Tornerai più forte’, è stato il bellissimo messaggio dell’austriaco, a cui hanno fatto seguito via via i compagni e tutta l’Inter, con un messaggio di vicinanza”.

“Di nuovo nello spogliatoio, subito dopo la sospensione della partita quasi tutti i giocatori della Fiorentina erano in lacrime, ma anche Lautaro e compagni non sono riusciti a trattenere tutte le emozioni. Barella e il Capitano, appena hanno incrociato il presidente Beppe Marotta, hanno subito sottolineato che per nessuna ragione al mondo avrebbero ripreso a giocare, anche di fronte alle notizie positive provenienti dall’ospedale. Novità che sono arrivate dopo, per alleggerire un po’ la serata”.

“Lo ha fatto Serviva anche una spiegazione tecnica sul perché l’ambulanza non fosse entrata in campo visto che Dimarco era tra i più furiosi in campo, insieme a Viola Ranieripoi una volta chiarito che il protocollo prevedeva questa procedura, le cose si sono calmate.”

®Antony Gilles – Internazionale.fr

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