“Ero” o “sono andato”: cosa scrivere?

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Ne avevamo già parlato: dire “sono andato al Monoprix” è assurdo quanto dire “ho passato l’inverno all’Intermarché”. Spiegheremo il perché in poche righe.

Essere o andare?

Riprendiamo il nostro esempio: “Sono andato al Monoprix”; come diresti la stessa cosa nel presente o nel futuro?

  • Diresti “sono al Monoprix” o “vado al Monoprix”?
  • Diresti “sarò al Monoprix” o “andrò al Monoprix”?

Se tutte e quattro le espressioni sono possibili, noterai che non hanno lo stesso significato, ma quando dici “Sono stato a Monoprix”, quello che intendi non è che ci sei stato estate (ai sensi di Essere collocato da qualche parte), ma tu sei lì andare (ai sensi di resa in qualche luogo). È proprio il caso quindi di dire “sono andato al Monoprix”.

(Nota del redattore: questo articolo non è sponsorizzato da Monoprix: vai o non vai; ti chiediamo solo di dirlo correttamente).

Sì, ma l’uso?

Alcuni siti sostengono che secondo Google nella letteratura e sulla stampa ricorre più il “sono stato” che il “sono stato”. Non è questa la prova che l’uso contraddice la regola? Beh no. L’unica cosa che questo dimostra è che una ricerca Google eseguita male restituisce risultati errati. Se cerchiamo, come qui, le occorrenze di “ero” e “andai”, includiamo nel lotto tutti gli usi corregge di “ero” (ad esempio “ero malato” oppure “sono stato colto di sorpresa”, il cui significato non ha nulla a che vedere con “ero al Monoprix”). Aggiungendo le preposizioni “à”, “au” e “chez” a “sono stato”, ci accorgiamo che “sono andato” è in assoluto l’espressione più usata.

IL NOSTRO FILE DI LINGUA FRANCESE

Il pompon

Se vuoi vincere un premio in un linguaggio volgare, non dire “sono andato dal parrucchiere”, ma “sono andato dal parrucchiere”. Per quello ? La risposta qui.

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