qual è la nuova etichetta in arrivo nei vostri negozi il 1 luglio?

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I marchi ne hanno abusato, il governo ha deciso di battere il pugno sul tavolo. Dal 1° luglio i consumatori verranno avvisati quando un brand pratica la “shrinkflation”, contrazione della parola inglese “shrink” che significa ridurre, e inflazione. Questa tecnica legale consiste nell’aumentare il prezzo di un prodotto riducendone il peso. Lay’s, Magnum, Lipton, Pampers, Kiri… Molti di loro ne hanno beneficiato. Ma se fino ad ora questa pratica poteva passare inosservata, ora è finita.

Il governo ha pubblicato un decreto all’inizio di maggio per regolamentare questo principio. Da ora in poi, tutti i negozi oltre i 400 m2 sono tenuti ad esporre accanto a tutti i prodotti alimentari e non alimentari interessati un’etichetta recante la seguente dicitura: “Per questo prodotto, la quantità venduta è aumentata da X a Y e il suo prezzo è aumentato del X% o di Y euro“. Riguarda tutti gli articoli la cui diminuzione quantitativa non è legata ad un cambiamento di composizione o ad un’innovazione.

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Nessun articolo interessato a Carrefour e Intermarché

Ma ovviamente non dovrebbero esserci pochissimi poster sugli scaffali dei negozi. Contattato da CapitaleCarrefour ci spiega di avere “abbiamo implementato una procedura che mira a identificare i prodotti interessati da questa pratica e a correggere il loro prezzo a monte con i nostri fornitori. Grazie a questo lavoro, attualmente non esiste in negozio non sono previsti casi di restringimento il 1 luglio“. D’altronde il distributore precisa che se “un prodotto venduto nei negozi Carrefour potrebbe essere interessato dal contrazioneil cartello ovviamente rispetterà la normativa e sarà esposto“. Stessa storia a Intermarché. Il cartello ci dice che “i prodotti interessati saranno molto pochi, se non addirittura nessuno“. Mentre Système U cita una decina di prodotti che potrebbero essere individuati.

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I marchi, temendo di essere scoperti, si sono allineati? Probabilmente. “Riteniamo che questa legge, attraverso il suo ruolo dissuasivo, responsabilizzi i produttori e permetta di evitare questo tipo di pratica.», indica Carrefour. Ma i consumatori dovranno ancora farlo rimani vigile. Già perché sono interessati da questo decreto solo i negozi di superficie superiore a 400 mq. I minimarket e altri piccoli negozi possono quindi continuare a funzionare come desiderano. E che dire poi della cheapflation, questo fenomeno che consiste nella sostituzione di un ingrediente nobile con un altro di qualità inferiore? Dovrai quindi continuare a esaminare attentamente le etichette dei tuoi prodotti.

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