Brigitte Macron, inorridita, parla

Brigitte Macron, inorridita, parla
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Lunedì 25 novembre il pubblico ministero ha chiesto 20 anni di reclusione contro Dominique Pélicot. In seguito a questo annuncio, la First Lady ha parlato per la prima volta degli stupri di Mazan a BFMTV.

“Questo processo è essenziale”ha dichiarato Brigitte Macron su BFMTV questo lunedì 25 novembre, appena tornata dal suo viaggio ufficiale in America Latina. È la prima volta che parla degli stupri subiti da Gisèle Pélicot. Lo stesso giorno, il pubblico ministero ha chiesto 20 anni di reclusione contro Dominique Pélicot, principale imputato e marito della vittima. Questa è la pena massima che può subire per droga, stupro e stupro della moglie da parte di diversi uomini. È in questo contesto che l’ha portata Brigitte Macron “Sostegno incondizionato a tutte le donne” prima di aggiungere: “È vero che mi vediamo più nell'ambito dell'infanzia e dell'adolescenza, ma sono con tutte le donne in tutte le battaglie. Ovunque andiamo nel mondo vediamo quanto dobbiamo lottare, perché i diritti restano sempre più indietro”.

La dichiarazione della moglie del presidente della Repubblica arriva in una giornata simbolica, poiché il 25 novembre è la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. “Le cose andavano dette e lo sono”confida di questo processo che ha scioccato il mondo intero. “Voglio dire loro quanto io e il presidente siamo solidali con loro e li aiuteremo il più possibile. Dobbiamo esserci e vigilare”ha spiegato assistendo alla presentazione del 6° premio del Fondo di dotazione.

FOTO – Emmanuel e Brigitte Macron: uno sguardo ai loro momenti intimi in pubblico

Pene richieste dai 10 ai 20 anni per gli stupratori di Gisèle Pélicot

Un mese prima del verdetto del processo per stupro di Mazan, l'accusa ha annunciato le condanne richieste per tutti gli imputati che hanno aggredito e violentato Gisèle Pélicot tra il 2011 e il 2020. Mentre suo marito rischia la pena massima di 20 anni di reclusione, tra 10 e 13 anni furono richiesti per gli altri cinquanta uomini seduti sul banco degli imputati. Solo Joseph C. rischia una breve carcerazione, perché è l'unico a non essere processato per stupro aggravato, ma per violenza sessuale. Rischia fino a 4 anni di carcere. La sentenza dovrebbe essere pronunciata entro il 20 dicembre.

Articolo scritto in collaborazione con 6Medias.

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