Questa settimana, il Primo Ministro riceve i leader dei gruppi parlamentari dell’opposizione che minacciano di censurarlo, a cominciare da Marine Le Pen.
Ospite di “Hello! La matinale TF1”, il capo dei deputati MoDem Marc Fesneau critica l’atteggiamento della Rn sul bilancio
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Bilancio 2025: la Francia deve trovare 60 miliardi di euro
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BOMPARD MANUALE SU LCI
Su LCI, questo lunedì mattina, il coordinatore della France insoumise (LFI), Manuel Bompard, ritiene che Michel Barnier “vuole ostinatamente imporre un bilancio che si tradurrà in riduzioni del potere d’acquisto, in tagli ad alcuni ministeri, in aumento dei prezzi dell’elettricità e tasse sull’elettricità. “Avevamo modificato radicalmente un bilancio dell’Assemblea per renderlo più socialmente giusto e più efficiente dal punto di vista economico”, indica il deputato della LFI.
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Budget: Marine Le Pen ricevuta da Michel Barnier a MatignonFonte : Informazioni TF1
MARINE LE PEN ARRIVA A MATIGNON
La presidente del gruppo RN all’Assemblea nazionale Marine Le Pen è appena arrivata a Matignon, dove è stata ricevuta questa mattina dal primo ministro Michel Barnier.
MARC FESNEAU Castiga “L’INFAMIGLIA” DEGLI INSOUMITI
Eliminare dal codice penale il reato di apologia del terrorismo per riservarlo al diritto di stampa come avveniva dieci anni fa? Gli Insoumi propongono questa misura, l’estrema destra, la destra e il centro sono chiaramente contrari a questa proposta. Su TF1, anche Marc Fesneau ha deplorato questa idea. “Ritengo che La France insoumise passi nel tempo dalla provocazione all’umiliazione e all’infamia in termini di proposte”, ha criticato. “Una parte della sinistra si sta dissociando, spero che lo faccia in modo più chiaro e franco”, ha proseguito. Per il presidente del gruppo democratico all’Assemblea nazionale, “dobbiamo combattere il terrorismo e chiedere scusa fa parte della strategia dei terroristi”.
MARC FESNEAU SU TF1
Ospite di Hello! Nel TF1 Morning, Marc Fesneau, presidente del gruppo dei Democratici all’Assemblea nazionale, ha criticato duramente il Raggruppamento Nazionale, mentre la RN minaccia sempre più apertamente di censurare il governo. “Non sarà Marine le Pen a guidare la nostra azione”, ha dichiarato Marc Fesneau. “Non ci concentreremo sulle misure di Marine le Pen, altrimenti dovrebbero far parte della ‘base comune’, che non è l’obiettivo”, ha continuato.
“Non passeremo il nostro tempo subendo gli ukases, i desiderata, le minacce, le intimidazioni del RN che voterebbe per il Nuovo Fronte Popolare, con persone su cui non sono d’accordo su nulla”, ha stimato il primo Ministro dell’Agricoltura.
IL PROGRAMMA DI CONSULTAZIONE
Michel Barnier parla lunedì con i leader dell’opposizione all’Hôtel de Matignon. Riceve per la prima volta la presidente del gruppo RN all’Assemblea Marine Le Pen alle 8,30, insieme a Jean-Philippe Tanguy, vicepresidente del gruppo. Dopo Marine Le Pen, Michel Barnier riceverà questo lunedì Stéphane Lenormand, presidente del gruppo Liot all’Assemblea, Éric Ciotti, presidente del gruppo UDR all’Assemblea, poi la presidente del gruppo La France insoumise Mathilde Panot al termine della conferenza pomeriggio .
Il primo ministro riceverà mercoledì anche i socialisti Boris Vallaud e Patrick Kanner e gli ecologisti Cyrielle Chatelain e Guillaume Gontard, poi giovedì i comunisti André Chassaigne e Cécile Cukierman. I responsabili della “base comune” (LR, Rinascimento/EPR, MoDem, Orizzonti) saranno ricevuti insieme martedì mattina, come ogni settimana.
UN PRIMO MINISTRO SULLA RAPPRESENTANZA
Michel Barnier risulterà inadeguato ai budget? Il Primo Ministro, che “probabilmente” utilizzerà l’articolo 49.3 della Costituzione per far approvare il bilancio, incontrerà questa settimana i capi dei gruppi parlamentari. Lunedì mattina a Matignon iniziano le consultazioni con Marine Le Pen, mentre il Raggruppamento Nazionale minaccia sempre più apertamente di censurare il governo.
BUON GIORNO
Buongiorno e benvenuti a questa diretta dedicata in particolare alle consultazioni del primo ministro Michel Barnier, questo lunedì, nel quadro del progetto di bilancio 2025.
Michel Barnier riceve questa settimana a Matignon i leader dei gruppi parlamentari d’opposizione di sinistra e di estrema destra che minacciano di censurarlo. Il Primo Ministro inizia lunedì 25 novembre alle 8,30 con Marine Le Pen che, dopo l’atto d’accusa al processo contro i suoi assistenti al Parlamento europeo, ha alzato la voce contro il governo.
Il Raggruppamento Nazionale minaccia di abbatterlo se il potere d’acquisto dei francesi diminuisce”ancora amputato” nel progetto di bilancio 2025, ha avvertito. Marine Le Pen non aveva incontrato il precedente primo ministro, Gabriel Attal, che aveva ricevuto a Matignon il presidente del partito Jordan Bardella.
Nel pomeriggio, alle 17.15, sarà la volta di Mathilde Panot, leader dei deputati ribelli, che intende presentare una mozione di censura contro il governo insieme al Partito socialista e agli ecologisti, alleati del Nuovo Fronte Popolare.
La votazione sulla mozione di censura potrebbe avvenire nella seconda metà di dicembre, quando il governo ricorrerà all’articolo 49.3 della Costituzione, come è probabile in assenza di maggioranza, per far approvare il bilancio dello Stato senza votazione. Michel Barnier aveva ricevuto diversi leader dell’opposizione prima della sua dichiarazione di politica generale, ma non Marine Le Pen e Mathilde Panot.
Éric Ciotti, presidente del gruppo UDR, ha ricevuto questo lunedì
Il primo ministro riceverà questo lunedì anche Stéphane Lenormand, presidente del gruppo Libertà, Indipendenti, D’Oltremare e Territori (Liot) e Éric Ciotti, alleato della RN e presidente del gruppo Unione dei Diritti della Repubblica (UDR).
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Mercoledì pomeriggio Michel Barnier incontrerà i leader dei gruppi socialisti, Boris Vallaud per l’Assemblea e Patrick Kanner al Senato, e gli ambientalisti, Cyrielle Chatelain per l’Assemblea e Guillaume Gontard per il Senato. Giovedì mattina riceverà quelli del Partito comunista, André Chassaigne per l’Assemblea e Cécile Cukierman per il Senato.
Martedì mattina, come ogni settimana, il primo ministro vedrà insieme i capigruppo del suo governo, della destra e del centro.