Da quando sono state rimosse le recinzioni del cantiere “Mareterra”, vicino al tunnel Louis-II e all’hotel Fairmont, i passanti rallentano, si appoggiano alla vetrata e osservano il balletto di decine di lavoratori intorno al porto turistico a 16 anelli e la sagoma robusta dell’edificio “Renzo”, dal nome del famoso architetto (Renzo Piano) che lo progettò. La punta dell’iceberg, davvero.
Lontano dagli occhi, più di 3.500 di loro stanno lavorando agli ultimi ritocchi a questo nuovo distretto di 6 ettari interamente recuperati dal Mar Mediterraneo, a pochi giorni dalla sua inaugurazione.
Questo complesso faraonico, finanziato per 2 miliardi di euro e commercializzato da SAM L’Anse du Portier, sarà inaugurato mercoledì 4 dicembre dalla coppia principesca, alla presenza dei protagonisti e di tutto il Principato. Sei mesi prima del previsto (giugno 2025). Un’impresa rara nel settore delle costruzioni, bisogna ammetterlo, resa possibile dalla scelta di invertire l’ordine del cantiere e attaccare dalla parte più complessa, ovvero il Renzo.
Apertura al pubblico il 5 dicembre
Il giorno successivo, giovedì 5 dicembre, i visitatori potranno fare proprio questo luogo interamente pedonale passeggiando, come vorranno, sulla verde collina adornata da 1000 grandi soggetti e lungo i 500 metri di passeggiata costiera, costellata di luoghi di sosta. e meditazione.
Dodici negozi e ristoranti (99 Sushi Bar e Marco sono già visibili), un ampliamento del Grimaldi Forum e 160 posti auto completano la parte pubblica.
Dal lato privato, non ce ne sono di meno 110 appartamenti, 10 ville e 4 villette a schiera extra lusso che venivano eretti e venduti – direttamente e senza intermediari – a famiglie facoltose, soprattutto europee.
Se sappiamo che la superficie delle abitazioni varia tra i 400 mq, per le “più piccole”, e gli oltre 2.000 mq per le ville, il più stretto riserbo circonda il prezzo al mq.
Monaco fera 208 ettari
Questo 4 dicembre, quindi, il Principato avrà ufficialmente guadagnato il 3% della sua superficie totale, raggiungendo i 208 ettari.
UN nuova conquista pacifica sul Grande Blu dopo quelli del XX secolo (52 ettari guadagnati tra Portier, Larvotto, Fontvieille, Condamine e Port Hercule).
Nel 2013, cinque anni dopo aver rinunciato ad un’altra estensione offshore (15 ettari) a causa della crisi finanziaria del 2008 e delle garanzie insoddisfacenti in materia di protezione ambientale, il Principe Alberto II ha annunciato questa, quindi più modesta, di 6 ettari. Due anni dopo, è stato firmato il trattato di autorizzazione in cui SAM L’Anse du Portier si impegnava nei confronti dello Stato monegasco a rispettare obblighi ambientali, tecnici e organizzativi molto drastici.
L’unità di supervisione Urbamer, creata nell’ambito del governo principesco, vigila sul rispetto di queste e sull’avanzamento quotidiano del cantiere. Sul piano ambientale, ciò è stato supportato da un comitato di controllo composto da esperti per garantire il rispetto delle misure previste.
Diverse questioni a breve, medio e lungo termine: proteggere la fauna e la flora delle riserve marine del Larvotto e della scogliera di Spelugues che confina con Mareterra, anticipando il futuro innalzamento del livello del Mediterraneo e potenziali grandi terremoti.
“Il quartiere meno denso e più verde”
È così che l’infrastruttura marittima realizzata da Bouygues Travaux Publics, il cui budget rappresenta un miliardo di euro, è stata realizzata con grande prudenza in un ambiente tanto sensibile quanto vincolato.
Tra i primi lavori preparatori, nel corso del 2016, e la consegna della piattaforma che sarà costruita all’inizio del 2020, molteplici fasi impressionanti hanno segnato questo sito come nessun altro, come la costruzione del rilevato di base tra -50 e -20 metri profondo l’installazione di una cintura protettiva di 18 cassonile cui curve sono state progettate per non interrompere il flusso monegasco.
Restarono dunque più di quattro anni per erigere gli edifici e le ville, e rivegetare il tutto. “Lo sarà il quartiere meno denso di Monaco e il più verde in percentuale della superficie”ha confidato, nel 2022, Guy-Thomas Levy-Soussan, direttore generale di SAM L’Anse du Portier, allora ospite della Camera Economica Junior di Monaco. Un’isola di freschezza in una delle città-stato più densamente popolate del mondo.
L’espansione in mare in cifre
Dimensione del quartiere
Con Mareterra, Monaco si estende su 6 ettari, pari al 3% della sua superficie totale. Una scenografia affidata a Valode & Pistre Architectes, in collaborazione con Renzo Piano Building Workshop, e Michel Desvigne per la parte paesaggistica. Altri importanti architetti progettarono alcune delle ville.
3 ettari dedicati a spazi pubblici…
Cioè 12 negozi (4.000 mq di superficie), 160 posti auto, 500 metri di passeggiata costiera, un’estensione di 10.000 mq per il Grimaldi Forum (di cui 6.000 mq di spazi espositivi) e soprattutto 1 ettaro di parco e spazi verdi con 1000 soggetti a dimora di grandi dimensioni, provenienti dalla Toscana in Italia.
…e 3 ettari di spazi privati
110 appartamenti, 10 ville e 4 villette a schiera.
Manodopera di cantiere
Dall’inizio dei lavori preparatori nel 2016, più di 300 aziende e fino a 4.000 professionisti hanno lavorato su questo sito.
Infrastrutture marittime
Un dato significativo: per riempire i 6 ettari delimitati dalla cintura di protezione di 18 cassoni sono state necessarie 750.000 tonnellate di sabbia e 27.000 blocchi di materiali di riprap e zavorra, provenienti da Italia e Francia.
Ambiente
Per la loro protezione sono stati trapiantati 500 m² di praterie di Posidonia.