Nuova caduta mortale di un escursionista sulle Alpi, il quinto decesso in due giorni

Nuova caduta mortale di un escursionista sulle Alpi, il quinto decesso in due giorni
Nuova caduta mortale di un escursionista sulle Alpi, il quinto decesso in due giorni
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Tragica serie di cadute sulle Alpi. Il corpo senza vita diun settantenne che stava facendo un’escursione solitario in Alta Maurienne (Savoia) sul GR5 è stato ritrovato questo venerdì intorno alle 13, ai piedi di una barra rocciosa, tra il passo dell’Iseran e Bessans. Secondo le nostre informazioni, l’uomo esperto era partito il giorno prima dalla Val d’Isère e avrebbe dovuto raggiungere un gîte giovedì sera a Bessans. Si trattava di un parente, residente nella regione parigina, che temeva di non avere notizie e ha chiamato i servizi di emergenza. L’escursionista l’avrebbe fatto scivolò su un pendio erbosooltre 150-200 metri.

Quinta morte in due giorni

Giovedì, sempre in Savoia, un altro escursionista ceco di 50 anni lasciato il GR Tour du Mont-Blanc e scivolato anche lui lungo un pendio erboso, a più di 2.000 metri sul livello del mare nella zona del Col de la Croix du Bonhomme. È stato trovato morto su un nevaio, ai piedi di una cascata.

Sempre giovedì hanno perso la vita due alpinisti in due incidenti separati nel massiccio del Monte Bianco (Alta Savoia). Intorno alle 7 del mattino, un cittadino taiwanese di 36 anni ha svitato diverse centinaia di metri: stava scalando, senza corda, con un altro alpinista a più di 3.000 metri sulla parete nord dell’Aiguille du Midi. Alla fine del giorno, altro alpinista polacco di 26 anniche si muoveva da solo, si è ucciso nel corridoio del Goûter.

Già mercoledì, nelle Alpi italiane, un alpinista è caduto sul ghiacciaio del Miagea circa 2.800 metri di altitudine sul versante meridionale del massiccio del Monte Bianco. “I suoi compagni lo videro scivolare in un burrone”, Lo hanno riferito all’Afp il Soccorso alpino valdostano.

“Massima cautela, i nevai sono ancora molto presenti”

“Stiamo assistendo a molti incidenti negli ultimi giorni perché quest’inverno c’è stata molta nevicata in quota e rimane una quantità significativa di neve sopra i 2.000 metri”, spiegare Capitano Stéphane Narbaud, secondo in comando della PGHM della Savoia. “Serve davvero la massima cautela perché i nevai sono ancora molto presenti, bloccano parte dei sentieri (…) quando si tenta di aggirarli la gente si perde e scivola”.

Anche la prefettura dell’Alta Savoia ha avvertito venerdì di perturbazioni che potrebbero causare forti precipitazioni, raffiche di vento ed attività elettrica sabato. “Sarebbe ragionevole posticipare le uscite in montagna per beneficiare di condizioni più favorevoli alla pratica dell’alpinismo e delle attività all’aria aperta”, sottolinea.

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