Arresti lampo negli Emirati: tre sospetti arrestati per l’omicidio del rabbino Tsvi Kogan

-

Par
Invece


| 2 ore fa

Facebook
Twitter
LinkedIn
Whatsapp

Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato domenica l’arresto di tre sospettati legati all’assassinio di Tsvi Kogan, un rabbino israelo-moldovo residente ufficialmente ad Abu Dhabi.

Il crimine, definito “terroristico e antisemita” dalle autorità israeliane, ha provocato forti reazioni a livello internazionale.

Un omicidio che scuote gli Emirati

Il ritrovamento del corpo di Tsvi Kogan, 28 anni, è stato confermato dalle autorità degli Emirati dopo un’indagine lampo. Secondo una dichiarazione del Ministero degli Interni degli Emirati Arabi Uniti, la famiglia di Kogan ha denunciato la sua scomparsa giovedì. Una squadra investigativa ha rapidamente trovato i suoi resti e identificato i sospettati.

In un messaggio sulla piattaforma X, il Ministero ha ribadito la determinazione degli Emirati a preservare la sicurezza dei suoi cittadini e residenti, promettendo una risposta “ferma” contro qualsiasi minaccia alla stabilità del Paese.

Reazioni israeliane: condanna

In Israele l’assassinio di Tsvi Kogan ha scatenato un’ondata di condanne. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito l’incidente “terrorismo atroce” e ha promesso dure ritorsioni. “Israele utilizzerà tutti i mezzi legali per garantire che sia fatta giustizia”, ha dichiarato durante il consiglio dei ministri.

Da parte sua, il presidente Isaac Herzog ha denunciato un “atto odioso che ricorda la brutalità dei nemici del popolo ebraico”. Ha anche espresso fiducia negli Emirati per condurre un’indagine approfondita e consegnare i colpevoli alla giustizia.

Un rappresentante controverso

Tsvi Kogan era un membro attivo del movimento Chabad, un’organizzazione ebraica nota per le sue posizioni ultranazionaliste e la sua sfida al diritto dei palestinesi alla sovranità territoriale.

Ufficialmente assistente del rabbino capo di Abu Dhabi, Kogan ha risieduto negli Emirati nell’ambito delle iniziative di riavvicinamento seguite agli Accordi di Abraham, siglati nel 2020 tra Israele e gli Emirati.

Un’indagine ancora in corso

La posizione del corpo di Kogan nella città di Al-Ain solleva interrogativi. Il luogo esatto dell’omicidio rimane indeterminato e le motivazioni dei sospettati non sono ancora state rese note.

Figure israeliane, tra cui Ayoub Kara, ex ministro e membro del Likud, hanno espresso preoccupazione per l’escalation delle tensioni regionali e hanno chiesto che i resti di Kogan vengano rimpatriati per un funerale in Israele.

Ripercussioni sulla sicurezza degli israeliani negli Emirati

A seguito di questo incidente, Israele ha ribadito le sue raccomandazioni di vigilanza ai suoi cittadini in viaggio negli Emirati. Ai visitatori viene chiesto di limitare i propri spostamenti ed evitare siti associati a Israele o alla comunità ebraica.

Dalla normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Emirati, i legami economici e culturali si sono intensificati. Tuttavia, questo assassinio rischia di far vacillare la fiducia tra le due nazioni e di ravvivare il dibattito sulla sicurezza delle comunità israeliane ed ebraiche nella regione araba ancora alleate con Israele, nonostante il genocidio perpetrato da Israele contro Gaza e i sanguinosi attacchi contro il Libano.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Whatsapp

Cosa sta succedendo in Tunisia?
Lo spieghiamo sul nostro canale YouTube. Iscriviti!


-

PREV il giorno in cui l’amministrazione ha speso tutto
NEXT Hervé This, alsaziano candidato al prestigioso premio Sonning