Mercati soddisfatti per i dati sull’inflazione, tensione sulla Francia

Mercati soddisfatti per i dati sull’inflazione, tensione sulla Francia
Mercati soddisfatti per i dati sull’inflazione, tensione sulla Francia
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Parigi (awp/afp) – I mercati azionari mondiali sono saliti venerdì, seguendo dati sull’inflazione in linea con le aspettative in Europa e Stati Uniti, ma la Borsa di Parigi si è indebolita a due giorni dal primo turno delle elezioni legislative in Francia.

Wall Street ha aperto in positivo, avviandosi verso una settimana in rialzo: il Dow Jones ha guadagnato lo 0,45%, l’S&P 500 lo 0,29% e il Nasdaq lo 0,18% intorno alle 13:40 GMT.

L’inflazione è rallentata come previsto a maggio negli Stati Uniti, al 2,6% su un anno, dopo il 2,7% di aprile, secondo l’indice PCE, favorito dalla banca centrale americana (Fed).

Questi dati rassicurano gli investitori nella speranza che la Banca Centrale americana decida di abbassare i tassi di riferimento dall’inizio dell’anno scolastico, perché è finalmente soddisfatta dell’andamento dei prezzi.

“Sappiamo che la Fed ha bisogno di diversi buoni rapporti consecutivi, ma la situazione diventa sempre più favorevole ad un primo taglio dei tassi” stima Christophe Boucher, direttore degli investimenti di ABN Amro IS.

In Europa, la Banca Centrale Europea ha già fatto questa scelta a giugno, e i dati sull’inflazione per questo mese sono stati leggermente migliori del previsto in Francia e in linea con le aspettative degli economisti per la Spagna.

I dati per giugno in Germania sono attesi lunedì e martedì per la zona euro.

Ma gli investitori saranno senza dubbio più concentrati sul primo turno delle elezioni legislative in Francia, che si svolgerà domenica e, secondo gli ultimi sondaggi, potrebbe vedere una netta vittoria del partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale.

Da questa sessione aumentano i segnali di tensione: il CAC 40 ha toccato il livello più basso da gennaio, e si avvia verso il mese peggiore degli ultimi due anni. È sceso dello 0,69%, mentre Londra ha preso lo 0,31% e Francoforte lo 0,28%. A Zurigo l’indice SMI è sceso dello 0,06%.

Dal lato dei tassi, il divario tra il costo del denaro della Francia e quello della Germania non è mai stato così elevato dal 2012, superando il picco raggiunto pochi giorni dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale.

Il tasso delle obbligazioni francesi a 10 anni ha raggiunto il livello più alto da novembre e alle 13:30 GMT si è spostato verso il 3,29%, ben al di sopra del tasso tedesco (2,44%), che è il punto di riferimento in Europa.

Gli affari di Trump salgono ___

Il gruppo mediatico di Donald Trump, Trump Media and Technology Group, è balzato di oltre il 5% nelle prime contrattazioni. Il candidato repubblicano è riuscito ampiamente a contenere il tono dei suoi attacchi ed è rimasto disciplinato, mentre Joe Biden non è riuscito a rassicurarlo sulla sua forma e sulla sua capacità di portare avanti un nuovo mandato.

Nike inciampa ___

Il produttore americano di attrezzature sportive Nike ha pubblicato giovedì un fatturato inferiore alle aspettative, caratterizzato in particolare dal calo delle vendite online, e ha abbassato i suoi obiettivi per l’intero anno finanziario in corso.

A New York il titolo è crollato del 17% e in Europa ha trascinato JDSport (-4,95%) e Puma (-2,95%).

Anticipi petroliferi ___

I prezzi del petrolio si sono mossi in positivo, spinti dalle crescenti tensioni geopolitiche, nonché dalla prospettiva di un rallentamento dell’inflazione americana.

Intorno alle 13:20 GMT, il prezzo di un barile di Brent del Mare del Nord, con consegna ad agosto, che è l’ultimo giorno di negoziazione, è aumentato dello 0,21% a 86,57 dollari. Il suo equivalente americano, un barile di West Texas Intermediate (WTI), con consegna lo stesso mese, è aumentato dello 0,21% a 81,92 dollari.

Sul mercato dei cambi, la moneta unica europea ha perso lo 0,06% rispetto al biglietto verde, a 1,0697 dollari.

Bitcoin è rimasto stabile (-0,03%) a 61.400 dollari.

afp/rp

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