Indici azionari nervosi prima degli indicatori d’inflazione e delle elezioni francesi

Indici azionari nervosi prima degli indicatori d’inflazione e delle elezioni francesi
Indici azionari nervosi prima degli indicatori d’inflazione e delle elezioni francesi
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Venerdì gli indici azionari europei si sono mossi in ordine misto, con gli investitori cauti prima della pubblicazione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti e nella zona euro, e prima di conoscere l’esito del primo turno delle elezioni legislative francesi. In Europa intorno alle 07:20 GMT, la Borsa di Francoforte ha guadagnato lo 0,30% e quella di Londra lo 0,41%. La Borsa di Parigi si è finalmente ancorata in rosso (-0,39%) dopo aver aperto leggermente in rialzo.

“Nei prossimi giorni sono possibili grandi movimenti in entrambe le direzioni. A seconda di cosa accadrà in termini di inflazione o durante le nuove elezioni francesi di domenica.commenta Andreas Lipkow, analista indipendente. “Molti investitori dovrebbero rimandare i propri impegni alla prossima settimana ed evitare di correre troppi rischi prima delle scadenze decisive”Lui continuò.

Il primo turno “ci permetterà di farci un’idea dei possibili esiti”, hanno commentato gli analisti di Deutsche Bank. Giovedì sera, la situazione sembrava congelata nei sondaggi, che davano il Raggruppamento Nazionale (estrema destra) chiaramente favorito con il 36% delle intenzioni di voto, davanti all’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare che ha preso mezzo punto al 29%. al barometro quotidiano Ifop-Fiducial per LCI, Le Figaro e Sud Radio.

Sotto lo striscione “Insieme per la Repubblica”, il campo macronista è ancora indietro al 21%, mentre la destra tradizionale (i repubblicani) è relegata al 6,5%. In questo contesto, “Gli asset francesi hanno continuato a perdere terreno, con lo spread franco-tedesco a 10 anni che ha chiuso giovedì sopra la soglia degli 80 punti base per la prima volta dal 2012”hanno sottolineato gli analisti.

Intorno alle 07:15 GMT, il tasso debitore francese a 10 anni ha continuato a salire leggermente, al 3,27%, mentre il tasso tedesco con la stessa scadenza ha raggiunto il 2,43%. Oro, “Un divario tra i tassi più elevato significa meno propensione per l’euro”, spiega Ipek Ozkardeskaya, analista della Swissquote Bank. Sul mercato dei cambi, la moneta unica europea ha perso leggermente lo 0,05% rispetto al biglietto verde, a 1,0698 dollari.

All’ordine del giorno della sessione, gli investitori analizzeranno gli indicatori di inflazione per il mese di giugno per Francia, Italia, Spagna e Portogallo. Ma è soprattutto l’indice americano dei prezzi PCE di maggio, che dovrà essere pubblicato prima dell’apertura della Borsa di New York, ad essere il più atteso. L’indicatore dell’inflazione più seguito dalla banca centrale americana (Fed), dovrebbe rimanere stabile per un mese, dopo essere aumentato dello 0,3% in aprile.

In Asia, sulle borse cinesi, Hong Kong nelle ultime contrattazioni ha guadagnato lo 0,20%, Shenzhen lo 0,73%, mentre Shanghai è rimasta stabile (-0,01%). In Giappone, la Borsa di Tokyo ha guadagnato lo 0,61%, trainata dal calo dello yen che ha toccato un nuovo minimo rispetto al dollaro dal 1986, un andamento vantaggioso per i titoli esportatori giapponesi e che rende il mercato azionario locale attraente anche per gli investitori stranieri.

Intorno alle 07:15 GMT, lo yen ha perso lo 0,14% rispetto al dollaro, a 161,00 yen. Il gruppo SoftBank (+2,52%) sarebbe pronto a investire tra i 10 e i 20 milioni di dollari in Perplexity AI, start-up americana nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, secondo le informazioni dell’agenzia Bloomberg. Anche se l’importo di questo investimento è simbolico, varrebbe comunque Perplexity nell’ordine di 3 miliardi di dollari e illustra il desiderio del CEO del gruppo SoftBank Masayoshi Son di investire sempre di più nel settore dell’intelligenza artificiale, pieno di opportunità ma anche di rischi.

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Il gruppo SoftBank ha inoltre appena raccolto venerdì l’equivalente di 1,8 milioni di euro tramite un’emissione obbligazionaria in euro e dollari, la prima operazione di questo tipo in valuta estera dal 2021. I prezzi del petrolio sono in rialzo intorno alle 07:10 GMT: il prezzo al barile di Brent del Mare del Nord, con consegna ad agosto, ha guadagnato lo 0,65% a 86,95 dollari. Il suo equivalente americano, un barile di West Texas Intermediate (WTI), con consegna lo stesso mese, è aumentato dello 0,77% a 82,37 dollari. Bitcoin ha guadagnato lo 0,19% a 61.535 dollari.

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