Borsa di Zurigo: apertura, prima dell’inflazione americana

Borsa di Zurigo: apertura, prima dell’inflazione americana
Borsa di Zurigo: apertura, prima dell’inflazione americana
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Zurigo (awp) – La Borsa svizzera ha iniziato bene l’ultima seduta della settimana. Mentre il flusso di informazioni resta modesto, gli investitori, ancora titubanti, concentrano tutta la loro attenzione sulla pubblicazione nel pomeriggio dell’indicatore d’inflazione americano PCE, prima del primo turno delle elezioni legislative molto incerte in Francia.

Giovedì sera, i principali indici americani hanno chiuso ancora una volta in leggero rialzo, prima della pubblicazione dei dati sull’inflazione (PCE) negli Stati Uniti e del “famoso” dibattito presidenziale americano tra Joe Biden e Donald Trump, osserva John Plassard, della Mirabaud Banque. Descritto come “restituito alla giustizia” dall’attuale presidente, Donald Trump ha fatto una serie di false affermazioni con disinvoltura, Joe Biden offensivo nella sostanza, ma molto confuso nella forma. I due candidati presidenziali americani si sono scontrati su inflazione, immigrazione e Ucraina.

Anche i mercati europei dovrebbero aprire leggermente in rialzo prima del fine settimana in cui in Francia, durante il primo turno delle elezioni legislative, potrà succedere “di tutto”, aggiunge l’esperto. Sempre in Francia, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,1% su un anno a giugno, in leggero calo dopo il 2,3% di maggio.

L’inflazione riprende così la sua lenta discesa dopo la lieve flessione di maggio, quando era aumentata di 0,1 punti rispetto ad aprile (2,2% su un anno). Nel giugno 2023 raggiungeva ancora il 4,5%. Il calo osservato in giugno si spiega sia con il “rallentamento” dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, sia con l’evoluzione allo stesso ritmo di maggio dei prezzi del tabacco, dei prodotti manifatturieri e dei servizi.

Prima di studiare i dati sull’inflazione statunitense di maggio, gli investitori esamineranno l’inflazione di luglio in Spagna e Italia.

Dopo aver iniziato la seduta con un rialzo dello 0,25%, lo Swiss Market Index (SMI) ha ceduto un po’ di terreno nelle primissime borse, attestandosi intorno alle 9:20 a 12.014,06 punti, con un rialzo dello 0,08%. Lo Swiss Leader Index (SLI) ha fatto esattamente lo stesso con 1.949,18 punti, mentre il più ampio Swiss Performance Index è salito solo dello 0,07% a 15.953,48 punti.

Dei trenta titoli che compongono la SLI, dodici hanno perso terreno e diciassette hanno guadagnato terreno, mentre la Zurigo Assicurazioni è rimasta ferma. Quanto ai tre pesi massimi del rating, hanno mostrato un’evoluzione contrastante, Novartis si è apprezzata dello 0,4%, mentre hanno pesato sulla performance la buona Roche (-0,1%) e la targata Nestlé (-0,4%).

In fondo alla classifica, Straumann (-1,2%) ha ereditato la lanterna rossa, poiché UBS ha abbassato il prezzo obiettivo del titolo del produttore di impianti dentali di Basilea a 120 franchi svizzeri, contro 148 franchi svizzeri in precedenza, pur mantenendo la raccomandazione di “neutro”. Particolarmente in difficoltà sono stati gli operatori legati al settore edile, Geberit (-0,9%) e Sika (-0,7%), nonché in misura minore Holcim (-0,1%).

In calo anche il colosso ginevrino del lusso Richemont (-0,1%) e la casa orologiera di Bienne Swatch Group (-0,3%). HSBC ha abbassato il prezzo obiettivo del produttore di orologi numero uno al mondo a 210 franchi svizzeri, rispetto ai 250 franchi svizzeri precedenti. La raccomandazione viene tuttavia mantenuta allo stato “hold”.

Sul fronte del mercato più ampio, Starragtornos ha perso il 6,5%. Il produttore di macchine utensili di St. Gallo-Prévôts ha avvertito che, su base pro forma, il suo primo semestre del 2024 non sarà stato all’altezza dell’anno precedente.

vj/jh

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