USA 2024: un dibattito teso tra un Trump fiducioso e un Biden confuso

USA 2024: un dibattito teso tra un Trump fiducioso e un Biden confuso
USA 2024: un dibattito teso tra un Trump fiducioso e un Biden confuso
-

Il presidente 81enne, che aveva chiesto che questo incontro faccia a faccia con il suo predecessore repubblicano si svolgesse all’inizio della campagna elettorale, ha perso un’occasione cruciale per rassicurare milioni di americani davanti ai loro schermi sulla sua vitalità e salute. Sul palco, il leader democratico è apparso spesso confuso, usando mezzi termini e confondendosi più di una volta.

Donald Trump, condannato in un procedimento penale a fine maggio, ha in gran parte imposto il suo stile, moltiplicando esagerazioni e falsità, soprattutto sul tema dell’immigrazione, senza l’intervento dei due giornalisti della CNN che hanno condotto la serata.

In particolare, l’ex presidente, che non ha mai riconosciuto la sconfitta contro Joe Biden nel 2020, non si è impegnato durante lo spettacolo a riconoscere incondizionatamente il risultato del suo duello contro il democratico del 5 novembre. Inoltre si è sollevato ancora una volta da ogni responsabilità per l’attacco compiuto dai suoi sostenitori contro il Congresso a Washington il 6 gennaio 2021.

“Un disastro”. In sostanza i candidati hanno discusso a lungo le questioni dell’inflazione, dell’immigrazione e del sostegno all’Ucraina. Joe Biden, con la voce spesso rauca davanti alle telecamere della Cnn – il suo campo indicava che aveva il raffreddore – ha attaccato un tema che sa essere delicato per il miliardario, rimproverandogli la sua “terribile” azione contro il diritto all’aborto. Ha anche accusato Donald Trump di “mentire” affermando che l’immigrazione illegale stava causando un’impennata della criminalità.

Ma da quando le campagne presidenziali americane sono entrate nell’era della televisione, più di 60 anni fa con il dibattito tra John F. Kennedy e Richard Nixon, la forma ha contato tanto quanto la sostanza. “Penso che abbiamo fatto bene”, ha detto il democratico durante una sosta in un ristorante della Georgia dopo lo spettacolo, dicendo che è “difficile discutere con un bugiardo”.

Secondo un sondaggio condotto tra i telespettatori della CNN, il verdetto è chiaro: due terzi di loro hanno ritenuto che Donald Trump avesse vinto la partita. Reazioni angosciate e inviti al ritiro da parte di democratici anonimi si sono diffusi sulla stampa non appena il dibattito si è concluso. “La performance di Joe Biden durante il dibattito è stata deludente, non c’è altro modo di dirlo”, ha ammesso Kate Bedingfield, ex direttrice delle comunicazioni della Casa Bianca durante i suoi primi anni in carica. “È stato senza dubbio un disastro”, ha detto all’AFP il politologo Larry Sabato. Inviata a cercare di spegnere l’incendio, la vicepresidente americana Kamala Harris ha ammesso che Joe Biden è stato “lento ad iniziare” ma che ha “finito bene”.

Punto di svolta? La repubblicana Nikki Haley, ex rivale di Donald Trump alle primarie e i cui voti sono particolarmente corteggiati dai due candidati, è arrivata a suggerire che Joe Biden non sarebbe “il candidato dei democratici alle elezioni”, esortando i repubblicani di “stare in guardia”. Uno scenario del genere è infatti estremamente improbabile e Joe Biden, salvo grosse sorprese, dovrebbe essere nominato dal suo partito per le elezioni presidenziali di novembre durante la convention democratica di Chicago a metà agosto.

La performance deludente di Joe Biden segna molto probabilmente un punto di svolta in una campagna che finora è stata estremamente serrata: i due candidati sono testa a testa in stati che potrebbero far oscillare le elezioni. Tuttavia, è molto difficile dire se il dibattito cambierà radicalmente le linee, in un Paese dove la polarizzazione politica è estrema.

La posta in gioco non è meno enorme: se uno dei due candidati riuscisse ad attirare qualche elettore indipendente, ciò potrebbe bastare per dargli un vantaggio a novembre, quando le elezioni si preannunciano vicine. Sul voto pesa però un’altra grande incognita: Donald Trump dovrebbe ricevere la sua condanna tra due settimane nel processo a New York. L’ex presidente repubblicano rischia teoricamente il carcere in questo caso, anche se lo scenario sembra molto improbabile.

Anche la Corte Suprema degli Stati Uniti, in gran parte revisionata dall’ex magnate immobiliare, dovrà decidere presto se Donald Trump gode dell’immunità penale per ottenere l’annullamento del procedimento contro di lui per i suoi tentativi di ribaltare illegalmente i risultati delle presidenziali del 2020. Il suo destino potrebbe essere deciso già venerdì.

Andrew CABALLERO-REYNOLDS con Camille CAMDESSUS e Aurélia END a Washington

© Agenzia France-Presse

-

PREV Cdiscount massacra il prezzo di questo disco rigido Toshiba, approfittatene senza indugio
NEXT L’Algeria si rivolge al Marocco in lutto per la morte di Lalla Latifa