Ch*er on the Moon rappresenta un problema ed è molto serio per la NASA

Ch*er on the Moon rappresenta un problema ed è molto serio per la NASA
Ch*er on the Moon rappresenta un problema ed è molto serio per la NASA
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Quando Neil Armstrong divenne il primo uomo a mettere piede sulla superficie lunare nel 1969, lasciò ben più che una piccola impronta. Dal loro lancio, avvenuto più di 50 anni fa, le missioni Apollo americane hanno infatti lasciato sul nostro satellite naturale un totale di 96 sacchi di escrementi. La questione della gestione dei nostri rifiuti nello spazio è una questione estremamente seria per gli astronauti e anche per l’umanità in generale.

Questo è ciò che riporta un articolo dei nostri colleghi di Cablato. Con questa prospettiva di ritorno sulla Luna emergono nuove sfide etiche e ambientali, tra cui il non poter più defecare liberamente sulla Luna. Chiesto da CablatoMelissa de Zwart, professoressa all’Università di Adelaide e specializzata negli aspetti legali e normativi dello spazio o degli ambienti atmosferici esterni, sottolinea l’importanza di sviluppare nuovi standard rigorosi per non trasformare la Luna in una discarica di rifiuti – o in bagni pubblici interstellari.

Storicamente, la gestione dei rifiuti spaziali è sempre stata problematica. Le prime missioni utilizzavano metodi rudimentali come attaccare i pannolini agli astronauti, causando incidenti come le feci galleggianti nel modulo di comando dell’Apollo 10. Oggi, i bagni della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) utilizzano l’aspirazione per gestire i rifiuti, ma una soluzione sostenibile ed efficiente per il futuro missioni lunari non è stata ancora trovata.

Per superare queste sfide, la NASA ha lanciato la Lunar Loo Challenge nel 2020, richiedendo concetti per toilette compatte che possano funzionare in condizioni di microgravità e gravità lunare. L’idea vincente è un dispositivo che sigilla i rifiuti nella plastica per ridurre gli odori. Rimangono però interrogativi sul destino di questi rifiuti e sulla loro gestione sulla superficie lunare.

La posta in gioco scientifica è altissima perché la presenza di rifiuti umani sulla Luna potrebbe contaminare gli ambienti lunari e quindi falsare molte analisi. Per quanto riguarda i “sacchetti per la cacca” (o “sacchetti per la cacca”, il soprannome degli astronauti) già presenti sulla Luna, si sta già cercando di scoprire quanto tempo questi microbi siano riusciti a sopravvivere. I risultati potrebbero così far luce sui misteri delle origini della vita sulla Terra e sulla sua possibile esistenza altrove nell’universo.

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