Nel 2023, secondo l’Autorità di regolamentazione dei trasporti, i prezzi dei treni aumenteranno più rapidamente dell’inflazione

Nel 2023, secondo l’Autorità di regolamentazione dei trasporti, i prezzi dei treni aumenteranno più rapidamente dell’inflazione
Nel 2023, secondo l’Autorità di regolamentazione dei trasporti, i prezzi dei treni aumenteranno più rapidamente dell’inflazione
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Secondo un documento pubblicato giovedì dall’Autorità di regolamentazione dei trasporti (ART), il prezzo medio dei treni ad alta velocità è aumentato del 7% nel 2023 rispetto al 2022, cioè più dell’inflazione, ma “rimane inferiore in termini reali al livello del 2019. “

I prezzi dei treni TGV o Intercités, “che erano fortemente diminuiti con la crisi sanitaria, sembrano quindi recuperare terreno”, spiega l’ART nel suo rapporto annuale. La SNCF aveva promesso di non aumentare i suoi prezzi di oltre il 5% in media nel 2023.

Sono aumentati in particolare per l’offerta low cost Ouigo, con un aumento del 10% secondo l’ART, quando allo stesso tempo l’inflazione annua si è attestata al 4,9%.

L’Autorità ha inoltre osservato che quanto più alto è il tasso di occupazione dei treni, tanto più i prezzi aumentano, come nei mesi di giugno e luglio, “mentre sono più bassi in gennaio e febbraio”.

Tassi di occupazione record

Nel 2023, anche i tassi di occupazione hanno raggiunto livelli record (77%), in particolare sui collegamenti ad alta velocità. Le presenze sono aumentate ovunque, mentre allo stesso tempo l’offerta ferroviaria è leggermente diminuita (-1%) secondo l’ART.

“Con 108 miliardi di passeggeri-chilometro trasportati (unità di riferimento del settore), il trasporto ferroviario ha raggiunto un livello record in Francia per il secondo anno consecutivo, il 6% in più rispetto al livello del 2022”, afferma l’autorità.

Ma l’offerta ferroviaria “è leggermente in calo, soprattutto a causa dei movimenti sociali di marzo 2023”, continua. Senza gli scioperi “l’offerta sarebbe aumentata del 2%”, sottolinea l’ART.

La mancanza di offerta ferroviaria viene spesso sottolineata in Francia poiché la domanda esplode e i treni si riempiono sempre più velocemente, soprattutto in estate e durante i fine settimana lunghi.

Merci in calo

La mania per il treno si conferma anche nel 2023 con un aumento delle presenze sui treni regionali (+7%) così come sui treni ad Alta Velocità (+5%). Ovunque, il numero di passeggeri TER e Intercités supera di gran lunga il livello pre-pandemia di Covid-19 (+21%), ad eccezione dell’Île-de-France, dove rimane inferiore del 6%.

Il successo dei treni passeggeri è un fenomeno europeo poiché il numero di passeggeri è aumentato quasi ovunque, con incrementi fino al 32% in Spagna o al 15% in Gran Bretagna.

Resta un lato oscuro: il calo del trasporto ferroviario di merci, ancora più marcato in Francia. Il calo del 2022 si conferma nel 2023 (-17% delle merci trasportate), soprattutto a causa degli scioperi contro la riforma delle pensioni e della frana nella valle della Maurienne.

In Europa il calo è stato solo dell’8%. Questo nuovo calo dovrebbe peggiorare ulteriormente la quota modale delle merci nel trasporto merci, già bassa in Francia (11%) rispetto alla media europea (17%).

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