Si cerca di ritrovare una donna di quaranta anni scomparsa il 21 giugno, uccisa dal suo compagno

Si cerca di ritrovare una donna di quaranta anni scomparsa il 21 giugno, uccisa dal suo compagno
Si cerca di ritrovare una donna di quaranta anni scomparsa il 21 giugno, uccisa dal suo compagno
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C’è da temere il peggio, ma nei Paesi Baschi “si sta facendo di tutto” per ritrovare una donna di 43 anni, scomparsa dal 21 giugno, il cui ex compagno è stato incriminato per omicidio volontario e incarcerato, ha annunciato giovedì il Bayonne ufficio del pubblico ministero.

Un divorzio che va male

Laure Zacchello, madre di tre bambini di tre, sei e nove anni, non dà alcun segno di vita da una settimana, a Urrugne, nei Pirenei Atlantici. Se aleggiano ancora “molte incertezze”, “indizi seri e coerenti lasciano credere che la donna sia probabilmente morta, forse vittima di un omicidio volontario da parte di un coniuge”, ha assicurato Jérôme Bourrier, pubblico ministero di Bayonne.

Da febbraio sta attraversando un divorzio. Una separazione “vissuta chiaramente male” dal marito, un insegnante di 43 anni, ex ufficiale di riserva della gendarmeria. “È un survivalista, sportivo e cacciatore che conosce perfettamente l’entroterra, accogliamo con favore qualsiasi testimonianza”, ha dichiarato Karim Fillali, capo del servizio interdipartimentale di polizia giudiziaria.

“Terrorizzata” dall’ex compagno

È stata la sorella dell’imputato ad allertare la polizia dopo aver scoperto, il 21 giugno, il corpo del fratello privo di sensi nel giardino della casa di famiglia, una ferita alla testa, un blocco di cemento accanto a lui. Sul suo corpo “lividi e graffi”. In casa “nessuna traccia di colluttazione” tranne gli effetti personali di Laure Zacchello.

Una “possibile messa in scena” secondo l’accusa, viste le testimonianze dei parenti e gli scritti della madre, che sembrava “terrorizzata” dall’ex coniuge, al punto da dormire sul divano con i figli “e posizionare oggetti in giro per sentirlo avvicinarsi”.

Un sospettato “muto”.

Una pistola automatica e un mitragliatore, custoditi in robusti armadietti nella camera da letto principale, “aperti ma non forzati”, sono scomparsi, ha sottolineato Jérôme Bourrier.

In custodia di polizia, l’indagato, “dalla personalità fredda e muta” secondo l’accusa, ha affermato di non ricordare nulla. Proseguono le ricerche per ritrovare il quarantenne ed è stata lanciata una chiamata a raccogliere testimoni. Gli investigatori cercano in particolare di risalire agli spostamenti del veicolo del sospettato, un 4×4 rosso vivo con strisce blu sulle fiancate, il 20 e 21 giugno.

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