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Per la sua crescita, l’edizione francese ringrazia l’inflazione

Per la sua crescita, l’edizione francese ringrazia l’inflazione
Per la sua crescita, l’edizione francese ringrazia l’inflazione
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La crescita misurata del fatturato, in valore, dell’editoria francese raggiunge l’1,1%, passando da 2,911 miliardi di euro nel 2022 a 2,944 miliardi di euro nel 2023, annuncia l’Unione nazionale dell’editoria nel suo rapporto statistico annuale.

Cifre gonfiate dall’inflazione

Rispetto al 2019, ultimo anno di riferimento prima della pandemia, la crescita appare un po’ più solida, attestandosi al 4,9% in valore e all’1,1% in volume. Tuttavia, le vendite di copie nel 2023 non sono state all’altezza, con 439,7 milioni di copie vendute rispetto ai 448,5 milioni dell’anno precedente.

Il fatturato degli editori risulta quindi “migliorato” dall’aumento generale dei prezzi dei libri, stimato al 2,6% dall’INSEE e osservato da altri attori, dal Ministero della Cultura alle librerie indipendenti. Questo aumento dei prezzi dei libri resta tuttavia inferiore all’inflazione generale, fissata dall’INSEE al 4,9% nel 2023.

Il fatturato degli editori è composto dai ricavi da vendita dei libri (2,796 miliardi di euro, +1,22% rispetto al 2022) e dai ricavi da cessione dei diritti (148,3 milioni di euro), pressoché stabili (-0,12%) rispetto al 2022.

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Le royalties pagate dagli editori equivalgono in media al 10,7% del loro fatturato nel 2023, a 521,1 milioni di euro nel 2023, rispetto ai 513,8 milioni di euro dell’anno precedente, con un incremento dell’1,43%.

Il formato tascabile preferito

In tempi di inflazione e di aumento del costo della vita, il trasferimento di una parte degli acquisti in tasca non sorprende molto. Nello specifico la crescita del fatturato di questo format si attesta al 2,08%, per 425,8 milioni di euro, rispetto ai 417,2 milioni di euro del 2022.

Anche qui i prezzi disturbano i movimenti: le copie vendute sono infatti in calo, con 114,6 milioni di copie vendute, contro le 117,3 milioni dell’anno precedente (-2,25%).

Tuttavia, un altro elemento sconvolge il panorama: i manga, in forte calo nel 2023, spingono verso il basso le cifre del formato. Pertanto, escludendo i manga, il fatturato dei tascabili è aumentato del 4,85% e le vendite in volume sono aumentate dello 0,77%.

Il libro formato tascabile rappresenta il 15,2% delle vendite in valore e il 26,1% delle vendite in volume, pesi”stabile rispetto al 2022», Specifica l’SNE.

Letteratura, primo segmento

La letteratura resta il segmento trainante, in valore, in crescita del 5% rispetto al 2022: se i romanzi contemporanei sono un po’ meno dinamici nel 2023 (11,8% del fatturato per il 12,9% delle copie vendute lo stesso), i premi letterari pesano sempre molto.

Spiccano i dark novel e la fantascienza (tra il 4,7 e l’1,4% del fatturato), ma il romance è in forte crescita, con il successo di autori di best-seller, come l’americana Colleen Hoover o la francese Sarah Rivens, tra gli altri. Il genere, infatti, beneficia di una forte visibilità, e quindi di un enorme impulso comunicativo, sui social network. Nel 2023 rappresenta il 2,1% del fatturato realizzato e il 2,9% delle copie vendute.

Nello specifico del formato tascabile, il segmento Letteratura è ancora più potente, poiché rappresenta il 56,7% del fatturato di 425,8 milioni di euro, molto più avanti di quello giovanile (15,6%) e dei fumetti – soprattutto manga (9,6%).

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Segmento di punta degli ultimi anni, il fumetto, che comprende manga e fumetti, attraversa un periodo meno florido con un risultato in calo del 4,3% a valore e del 9,8% a volume. I manga, che rappresentano da soli il 39% della categoria, hanno subito un calo delle vendite del 17% in volume… Come i tascabili, escludendo i manga, la categoria è in ripresa, con vendite in crescita del 5,6% in valore e + 2,1% in volume, trainate da veicoli pesanti come Asterix, Gaston Lagaffe , Mortelle AdeleOLe sorelle.

Il terzo segmento, quello dei giovani, cresce dell’1,9% in valore ma diminuisce del 3,1% in volume: la prima infanzia e la prima infanzia registrano un calo significativo (4,2%), compensato dall’aumento dei prezzi di vendita.

Il calo più significativo si riscontra nei dizionari e nelle enciclopedie (-8,2% del fatturato), trend che dura da diversi anni, che “rischia di diventare ancora più pronunciato con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale», Teme il SNE.

All’altra estremità dello spettro, documenti, opere attuali e saggi costituiscono un mercato”estremamente dinamico», con una crescita dell’11,6% a valore e dell’8% a volume. I titoli di personalità, da Principe Harry a Thomas Pesquet, passando per Florent Pagny, hanno sedotto il loro pubblico, ma anche i temi geopolitici o economici sono affascinanti – con una prima però per esperti e politologi prominenti in televisione e radio, nonostante qualunque cosa.

È possibile accedere al rapporto completo di seguito.

Fotografia: illustrazione, ActuaLitté, CC BY SA 2.0

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