Legislativo: François Ruffin “pensa che Jean-Luc Mélenchon sia un ostacolo alla vittoria del Fronte Popolare”

Legislativo: François Ruffin “pensa che Jean-Luc Mélenchon sia un ostacolo alla vittoria del Fronte Popolare”
Legislativo: François Ruffin “pensa che Jean-Luc Mélenchon sia un ostacolo alla vittoria del Fronte Popolare”
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François Ruffin non ha mai paura di condurre una campagna sul campo. È in questo contesto e seguito dal giornalista di LCI/TF1, Paul Larrouturou, che gli amianesi hanno parlato con gli elettori in macchina. Quest’ultimo lo ha riferito della sua vicinanza al leader della LFI. “Qui non si tratta di un sostegno per Jean-Luc Mélenchon, si tratta piuttosto di qualcosa che respinge gli elettori”, ha indicato François Ruffin al microfono del giornalista del suo collegio elettorale della Somme che cerca di farsi rieleggere in un territorio dove la RN ha ottenuto ottimi risultati alle elezioni europee.

Trova su le nostre pagine dedicate i candidati della vostra circoscrizione elettorale e, il 30 giugno alle ore 20, i risultati del primo turno delle elezioni legislative Parigi, Lione, Marsiglia e in tutta la Francia.

Jean-Luc Mélenchon “va in televisione ogni due giorni per dire che si ritira, non è tanto un ritiro”, ha scherzato anche il deputato della Somme. La rottura tra i due uomini è completa dopo l’“epurazione” dei “frondeurs” della France insoumise, attuata dopo l’accordo sindacale del Nuovo Fronte Popolare.

“Senza dubbio è necessario andare in televisione, ma sarebbe bello se i dirigenti della LFI fossero qui per convincere e combattere il Raduno Nazionale”, spiega, sottolineando che il fondatore della LFI trascorre “tutti i due giorni in TV” mentre ha detto che stava “facendo un passo indietro”.

Disaccordo sulla strategia

“Non sono d’accordo con la strategia concepita e attuata da La France insoumise dal 2022 (…) che non ha permesso di sommare la Francia delle città e la Francia delle torri”, aggiunge il leader di Picardie Debout, il suo piccolo locale festa. “Le discussioni nazionali si svolgeranno più tardi”, risponde François Ruffin, che rinvia quindi di fatto la risoluzione del dibattito a dopo il voto del 30 giugno e del 7 luglio.

Un’uscita da Ruffin che non ha altro che i suoi ex compagni della LFI. Il primo è Adrien Quatennens, che ha sparato all’ex giornalista con proiettili rossi. “Non è più un melone, è un’anguria!” Attenzione: se si gonfia troppo esplode. Se Mélenchon e FI non avessero investito su di te, non esisteresti”, ha scritto su X l’ex deputato che ha dovuto ritirarsi dalla corsa.

“E oggi sparargli è la tua assicurazione sulla vita. Per quanto bella sia, la Piccardia non è il paese. Unisciti direttamente alla RN! Risparmiamo tempo ed energie», conclude la persona vicina a Jean-Luc Mélenchon.

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