La giustizia americana dà in parte a Trump la libertà di parola

La giustizia americana dà in parte a Trump la libertà di parola
La giustizia americana dà in parte a Trump la libertà di parola
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L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha riacquistato martedì la libertà di parola in seguito al processo penale a New York in cui è stato dichiarato colpevole a fine maggio. Questa decisione arriva due giorni prima del dibattito presidenziale contro l’attuale capo di Stato Joe Biden.

Il giudice ha firmato, secondo un documento del tribunale, la revoca della maggior parte delle restrizioni imposte a Donald Trump. Gli è stato proibito, sotto pena di multa, di parlare fuori dall’aula contro testimoni dell’accusa e giurati durante il suo storico processo dal 15 aprile al 30 maggio.

Tali limitazioni continuano invece a valere per quanto riguarda l’identità e il domicilio dei giurati che lo hanno dichiarato colpevole. Anche il personale giudiziario, le famiglie dei pubblici ministeri e del giudice rimangono protetti da queste restrizioni alla parola.

Il giudice e il pubblico ministero dello Stato di New York per la giurisdizione di Manhattan, Alvin Bragg, che hanno indagato sull’intera vicenda, non lo sono, invece: sono stati copiosamente insultati anche da Donald Trump e addirittura minacciati da persone anonime.

Sentenza conosciuta l’11 luglio

Le restrizioni definitive verranno rimosse solo dopo la condanna dell’ex presidente l’11 luglio, che in teoria rischia una pena detentiva.

“Ci sono molte prove per giustificare la continua preoccupazione per i giurati”, ha scritto il giudice. E finché non verrà pronunciata la sentenza, [le personnel judiciaire] Dobbiamo continuare ad esercitare la giustizia senza sentirci minacciati, intimiditi, vessati o addirittura aggrediti’, ha avvertito il magistrato.

Il 30 maggio, la giuria penale di Manhattan ha dichiarato all’unanimità Donald Trump colpevole di 34 reati di falsificazione di documenti contabili per nascondere il pagamento di 130.000 dollari alla star del cinema pornografico Stormy Daniels poco prima delle elezioni presidenziali del novembre 2016.

Questo pagamento, il cui occultamento è stato ritenuto illegale, era destinato a comprarle il silenzio su una relazione sessuale che afferma di aver avuto con Donald Trump, e che quest’ultimo nega, nel 2006, quando era già sposato con la moglie Melania .

L’ex presidente repubblicano (2017-2021), 78 anni, che aspira a diventarlo di nuovo, affronterà giovedì il suo successore alla Casa Bianca Joe Biden, 81 anni, nel primo dibattito televisivo per la corsa verso le elezioni del 5 novembre .

/ATS

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