I prezzi dei prodotti alimentari stanno finalmente crollando!

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Buone notizie. Per la prima volta da mesi il prezzo del nostro carrello, la serie mensile Capital sviluppata con Circana, è in calo. L’importo del carrello è passato da 93,3 euro di aprile a 92,6 euro di maggio, con un calo dello 0,8%.

Un calo relativo, ma pur sempre un calo! Il prezzo del carrello Capital per il mese di maggio 2024, la nostra serie mensile sviluppata con il panelist Circana, che comprende 28 articoli di marchi nazionali e marchi del distributore (MDD), sta finalmente scendendo. È passato da 93,3 euro di aprile a 92,6 euro di maggio, con un calo di 0,7 euro in un mese. “Tutti i prodotti di consumo sono entrati in deflazione. Ma il calo resta contenuto e dovrebbe essere appena visibile ai consumatori», spiega Circana.

Nell’intero paniere, 19 prodotti hanno un prezzo stabile rispetto al mese precedente e altri sei vedono addirittura scendere i loro prezzi. Il calo maggiore riguarda la lavanderia con un calo di 0,6 euro. “Questo tipo di prodotto combina la deflazione e un rimbalzo della promozione di circa il 20%», spiega il relatore. Dal 1 marzo 2024 è entrata in vigore la legge Descrozaille, che mira a limitare le promozioni sugli articoli per la manutenzione e l’igiene al 34% come per il resto dei prodotti alimentari. Costretti a offrire sconti meno aggressivi, i marchi probabilmente li hanno generalizzati a più prodotti e su periodi più lunghi.

Il resto sotto questo annuncio

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Il prezzo di tre articoli aumenta

Capitale/Getty

L’unico lato negativo è che tre articoli hanno comunque visto i loro prezzi aumentare leggermente. Si tratta di cereali al cioccolato (+0,2 euro), arachidi tostate (+0,1 euro) e olio d’oliva (+0,1 euro). Ma niente di particolarmente allarmante. “Dopo crescita molto sostenuta dei prezzi dell’olio d’oliva negli ultimi mesisi nota un aumento contenuto nel mese di maggio», aggiunge Circana. In effetti, i rischi climatici e in particolare la siccità hanno portato a scarsi raccolti in Spagna, il principale produttore mondiale di olio d’oliva, portando a tensioni sulle forniture e quindi l’impennata dei prezzi.

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