Calcio europeo: il primo Paese a vincere il campionato non esiste nemmeno più

Calcio europeo: il primo Paese a vincere il campionato non esiste nemmeno più
Calcio europeo: il primo Paese a vincere il campionato non esiste nemmeno più
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La fase finale degli Europei 1960, la prima edizione del campionato, si disputò a Parigi, tra URSS, Jugoslavia, Cecoslovacchia e Francia.

La finale di Euro 2024 si terrà quest’anno a Berlino, in Germania, il 14 luglio. E il manifesto rischia di essere ben diverso da quello di inizio torneo. Nel 1960, infatti, le nazioni che si affrontarono nell’ultima tappa della prima edizione del Campionato Europeo per Nazioni di Calcio non esistono nemmeno più. Tranne la Francia.

Il blocco orientale, ex peso massimo del calcio

È stato anche un francese ad avere l’idea di questo euro. Negli anni ’20, Henri Delaunay, uno dei primi dirigenti della FIFA, e poi segretario della Federcalcio francese, avanzò l’idea di organizzare una competizione internazionale in Europa. Ma in quel momento le autorità erano già molto impegnate nell’organizzazione della prima edizione della Coppa del Mondo, che era stata anche una sua idea, e che si svolgerà nel 1930 in Uruguay. Inoltre, sarà il paese ospitante a vincere.

Il progetto vedrà finalmente la luce a metà del XX secolo, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Per ristabilire il legame sportivo tra i paesi devastati dal conflitto, nel giugno 1954 venne creata a Berna l’Unione Europea delle Federazioni Calcistiche (UEFA), che prevedeva di organizzare il primo campionato, con una finale in Francia. Ma molti paesi europei non tenteranno l’avventura, come la Repubblica Federale Tedesca (FRG), campione del mondo nel 1954, o l’Italia, l’Inghilterra, i Paesi Bassi e il Belgio. Questo basso numero di iscritti avvantaggia i paesi dell’Est, come ad esempio l’URSSCecoslovacchiao il Jugoslavia.

Perché la vera guerra era finita, ma la Guerra Fredda era ancora viva. Quando la Spagna avrebbe dovuto incontrare l’URSS nei quarti di finale, Franco rifiutò e i giocatori spagnoli boicottarono la partita. È così che l’URSS si è qualificata senza giocare per la fase finale, come riportato Il Toro. Da parte sua, Franciaprivato dei suoi elementi migliori (i giocatori Raymond Kopa e Just Fontaine) ceduto alla Jugoslavia (5-4)che ha segnato tre gol nell’ultimo quarto d’ora.

Una partita politica URSS-Jugoslavia

Ma furono i giocatori sovietici a scrivere il loro nome nella storia del torneo, in una fase finale tra le più prolifiche della storia, con 17 gol in quattro partite (4,25 gol a partita in media). Il 10 luglio 1960, al Parco dei Principi di Parigi, L’URSS di Nikita Krusciov incontra il suo avversario politico, la Jugoslavia di Tito, che interruppe le relazioni nel 1948. I sovietici devono vendicare la loro eliminazione contro gli jugoslavi nel 1952 ai Giochi Olimpici. E così è, in particolare, grazie al portiere Lev Yashin, soprannominato il ragno nero e il pallone d’oro nel 1963, dal momento che l’URSS vince ai tempi supplementari (2-1).

La Jugoslavia non avrà mai la sua vendetta, ma la Cecoslovacchia vincerà l’Euro nel 1976. Infatti, fino a quando il crollo del blocco sovietico negli anni ‘90URSS, Cecoslovacchia e Jugoslavia erano giganti del calcio europeoquasi alla pari con la RFG o l’Italia, come ricordato Ardesia. La proclamazione dell’indipendenza di diversi paesi ha dislocato la Jugoslavia, e in particolare quella della Croazia, che poi è diventata campione del mondo nel 1998, mentre la selezione jugoslava, composta da giocatori serbi e montenegrini, è rimasta ai margini. Da allora il panorama calcistico è cambiato molto.

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