Dopo la debole convinzione dell'autore delle minacce di morte rivolte a un preside, Bruno Bobkiewicz, segretario generale del sindacato dei dirigenti dell'Istruzione nazionale, ha annunciato mercoledì a RMC che il suo sindacato, divenuto parte civile, presenterà ricorso in appello sentenza, così come il mandante interessato, nonché l'accusa.
Una convinzione che non passa. Il Tribunale penale di Parigi ha condannato lunedì 18 novembre l'autore delle minacce di morte contro il preside del liceo parigino Maurice Ravel, dopo un litigio con una studentessa che si rifiutava di togliersi il velo, a una pena di 60 giorni – multa di 10 euro ciascuno, ovvero 600 euro. Il tribunale lo ha anche condannato a completare un corso per la cittadinanza di cinque giorni e a risarcire 3.000 euro di danni a Philippe Le Guillou, preside all'epoca dei fatti. L'avvocato di quest'ultimo ha definito la sentenza “troppo bassa” sperando che l'accusa faccia appello. “Un duro colpo per l'Istruzione nazionale”, ha reagito il ministro Anne Gennetet, mentre commozione e indignazione scuotono l'intera comunità docente.
Il preside “sconvolto”.
Ospite della RMC questo mercoledì mattina, Bruno Bobkiewicz, segretario generale della SNPDEN, il sindacato nazionale dei dirigenti dell'Istruzione Nazionale, ha annunciato che il suo sindacato, divenuto parte civile, farà appello contro la sentenza, così come lo farà anche il preside giudicato. come l'accusa. “Ci è stato confermato ieri (martedì)”, spiega.
“Il messaggio inviato è pessimo, non è assolutamente accettabile”, ritiene, sperando che questo primo giudizio venga “corretto”.
Il preside “sta passando un brutto periodo” in questo periodo, secondo lui: “È sconvolto, come l'intera professione”, confida Bruno Bobkiewicz.
Il pregiudizio: il Lycée Ravel, l'autore delle minacce condannato a una multa – 20/11
“Dobbiamo bruciare vivo questo cane.”
I fatti di questa vicenda del liceo Ravel risalgono al 28 febbraio. Il preside ha avuto un alterco con una studentessa adulta alla quale ha chiesto di toglierle il velo all'interno del cortile della scuola.
Il giorno dopo sono state pubblicate online diverse minacce di morte, tra cui quella di AA, il giovane di 27 anni sotto processo a Parigi, che ha scritto sul suo account X: “È pazzesco. Devi bruciarlo vivo, questo cane. “