l'essenziale
Il procuratore generale ha appena chiesto da 15 a 22 anni di reclusione penale contro i membri della famiglia H, colpevoli ai suoi occhi del tentato omicidio da parte di una banda organizzata domenica 17 marzo 2019, nel quartiere Izards di Tolosa.
Le confessioni a sorpresa di Abdelkader H di lunedì non hanno destabilizzato, tutt'altro, la procuratrice generale Virginie Audebert, che ha appena pronunciato il suo atto d'accusa davanti alla Corte d'assise dell'Alta Garonna. Ai suoi occhi non ci sono dubbi: le persone che hanno aperto il fuoco su due veicoli, e i loro occupanti, la mattina di domenica 17 marzo 2019 nel quartiere di Izards, a Tolosa, sono in box. Che si tratti di un tiratore, come Abdelkader o di un regista come Aymen “il cui ruolo è essenziale nell'organizzazione di questo tentato omicidio da parte di una banda organizzata”.
Un reato punibile con l'ergastolo ricorda l'avvocato generale ai giurati, i quali, coscienziosamente, prendono appunti durante questo atto d'accusa di più di 2 ore. La portavoce della Procura non dimentica nulla, soprattutto la versione a sorpresa fornita ieri mattina da Abdelkader, che lei critica attentamente.
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La denuncia di due “nuovi” complici, uno giustiziato, l'altro scomparso dai radar, è una manovra. “Cercano di proteggere le persone presenti al suo fianco”, ha detto il procuratore generale. Ma non trasmette solo quella sensazione. Pezzo dopo pezzo dimostra l'impossibilità della teoria della sorpresa.
Un secondo sparatutto a sorpresa
E se si mostra comprensiva nei confronti di Aline, che ha affittato “per amore” una scatola dove sono state ritrovate armi e automobili rubate, e di Bastien che ha tenuto per un certo periodo un'arma, in realtà sorprende Florian T, libero con braccialetto elettronico, il secondo assassino. “Questa è la mia convinzione”, avverte il procuratore generale, esponendo nel dettaglio le accuse. Trovano in particolare le ragioni del suo coinvolgimento nella fuga di questo ragazzo di 28 anni verso la Spagna con i cugini H e la presenza del suo DNA “misto” sulle armi.
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Per lei chiede 22 anni di reclusione, come per Abdelkader H. Per Mehdi H, assente il giorno dei fatti “ma molto presente prima e dopo”, chiede 15 anni di reclusione. Infine nei confronti di Aymen H, “licenziato dal traffico di droga” e necessariamente “motivato” a trovare il suo posto e quindi a eliminare “due persone, le vittime, che hanno avuto un ruolo importante nel traffico”, si richiedono 18 anni di reclusione penale.
Gli avvocati difensori, Sig.es Marie-Ange Alexis e Serge Capel chiedono attualmente la difesa di Aline e Bastien, contro i quali l'accusa ha chiesto 3 e 5 anni di carcere, la maggior parte dei quali sarà sospesa. Le memorie proseguiranno questo martedì pomeriggio e domani mattina.
Il verdetto ora è atteso mercoledì sera.