Vorrei che di tanto in tanto ci fosse un minimo di giustizia in questo tribunale e che si mettesse fine alla teoria della colpevolezza di tutti.”
lancia nel preambolo, Me Olivier Couespel du Mesnil, al bar della corte di Vannes (Morbihan), mercoledì 20 novembre 2024. Fornisco prove scientifiche che dimostrano l'innocenza del mio cliente e l'accusa non ne tiene conto
protesta il comune, prima di chiedere il rilascio del suo cliente.
Al timone, un automobilista di 37 anni. E non è la prima volta che compare in tribunale, di cui due volte per guida sotto uso di droghe. Soprattutto ha paura per la sua patente.
Analisi negative
I fatti di cui è imputato risalgono al 4 settembre 2023. È uno dei tanti automobilisti controllati nel comune di Saint-Avé (Morbihan). Il suo test dell'alcol è risultato negativo, ma il test della saliva è risultato positivo per il THC. Dalla sua ultima condanna, l'imputato afferma di non aver fumato cannabis. Il giorno successivo ha effettuato gli esami del sangue e della saliva (cioè entro 72 ore che potrebbero dimostrare l'uso di stupefacenti) che sono risultati negativi, con un livello di THC pari a zero.
Per il pubblico ministero Francis Bihin, l'imputato aveva la possibilità di chiedere una seconda opinione il giorno dell'incidente, cosa che ha rifiutato. Sbagliato, nessuno gli ha fatto questa domanda”,
interviene il consiglio.
Il magistrato si affida alla sentenza della Corte di Cassazione la quale prevede che il solo fatto della presenza di THC costituisce reato. E non può essere contraddetto da analisi personali al di fuori della seconda opinione. Richiede sette mesi di reclusione con sospensione della pena, 500 euro di multa e l'annullamento della patente. Requisizioni ritenute sproporzionate da Me Couespel du Mesnil, che è stato ascoltato dal tribunale che ha assolto il suo cliente con il beneficio del dubbio. L'accusa ha detto che avrebbe presentato ricorso contro la decisione.