Questo lunedì, 18 novembre, il programma “Bonsoir chez vous”, condotto da Saskia Violette, si concentra sulla sicurezza stradale, ma anche sulla settimana di quattro giorni. Quattro persone sono invitate sul set questo lunedì: Alain Raviart, esperto in comunicazione di crisi, Céline Aron, CEO di So Blonde Management, Jean Kitenge, presidente di DéFI Jeunes e Mathieu Ladeveze, vicedirettore di DH.
La puntata di oggi inizia con il tema degli incidenti tra automobilisti e utenti deboli. Un anno fa, una ragazza di 24 anni di nome Romane fu investita su uno scooter elettrico da un guidatore ubriaco. I suoi genitori ora chiedono di includere nella legge il termine omicidio stradale. Il Belgio dovrebbe punire più severamente questo tipo di azioni? Céline Aron ritiene che questa situazione non si limiti al Belgio e che fatti simili si stiano verificando anche in Francia. Secondo lei “dobbiamo essere più severi. Penso che siano 5 anni al massimo di reclusione, che non sembrano tanti per tutta una vita. L’Unione europea deve allinearsi”. Jean Kitenge è d’accordo sul fatto che la guida in stato di ebbrezza sia un “atto volontario. C’è una responsabilità che ci si assume. Ho difficoltà a parlare di omicidio stradale perché nella stessa filosofia del diritto c’è una preoccupazione, rischia di penalizzare tutte le persone che non lo hanno fatto apposta Il termine lede la pluralità di casi che possono presentarsi È chiaro però che dovrebbe diventare un’aggravante. Alain Raviart ritiene che “tutto deve restare coerente con l’insieme del diritto e che non esiste alcuna legge eccezionale”.
