“Al di là dell’universalità delle festività che circondano il solstizio d’estate, risuona la cultura catalana di mezza estate”, spiega Françoise Py-Sougné, vicesindaco, delegata alla vita sociale, all’economia solidale e alla cittadinanza. Se la tradizione di celebrare la fiamma in vetta al Canigou si tramanda dagli anni ’50, il simbolo che trasmette su entrambi i versanti dei Pirenei alle regioni di tradizione occitana e provenzale, resta portatore di condivisione. Nel piccolo porto catalano, in ricordo dei giochi tra le spiagge di Sant Vicens e Port d’Avail dove i bambini gareggiavano con l’immaginazione per tenere acceso il fuoco più grande dell’anno, la fiamma del Canigou trasportata da Castillet passerà tra le mani di tutte le associazioni di Colliourenque e daranno fuoco alle due pire della città e della periferia.
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