Collioure: i fuochi di Saint-Jean infiammano il Mediterraneo

Collioure: i fuochi di Saint-Jean infiammano il Mediterraneo
Collioure: i fuochi di Saint-Jean infiammano il Mediterraneo
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“Al di là dell’universalità delle festività che circondano il solstizio d’estate, risuona la cultura catalana di mezza estate”, spiega Françoise Py-Sougné, vicesindaco, delegata alla vita sociale, all’economia solidale e alla cittadinanza. Se la tradizione di celebrare la fiamma in vetta al Canigou si tramanda dagli anni ’50, il simbolo che trasmette su entrambi i versanti dei Pirenei alle regioni di tradizione occitana e provenzale, resta portatore di condivisione. Nel piccolo porto catalano, in ricordo dei giochi tra le spiagge di Sant Vicens e Port d’Avail dove i bambini gareggiavano con l’immaginazione per tenere acceso il fuoco più grande dell’anno, la fiamma del Canigou trasportata da Castillet passerà tra le mani di tutte le associazioni di Colliourenque e daranno fuoco alle due pire della città e della periferia.

In programma domenica: alle 10.30 conferenza bilingue (catalano-francese), “L’intimo folklore del Rossiglione” di Simona Gay di Miquela Valls; alle 15:30 arrivo della fiamma accolta dai canti del Campanar Sardanista e dei bambini delle scuole; alle 17:30 dimostrazione dei Falcons del Riberal; alle 21 passeggiata della fiamma, sardana sulla spianata Bernadi e distribuzione della fiamma agli equipaggi delle barche catalane; alle 22:30 divampano i fuochi, con grande sgomento dei correfocs (una sorta di diavoletto, o “fuochi correnti”).

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