“Ciò che è accaduto ieri deve illuminarci oggi”: la mostra “Draguignan liberato” occupa la Chapelle de l’Observance

“Ciò che è accaduto ieri deve illuminarci oggi”: la mostra “Draguignan liberato” occupa la Chapelle de l’Observance
“Ciò che è accaduto ieri deve illuminarci oggi”: la mostra “Draguignan liberato” occupa la Chapelle de l’Observance
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“Il bambino nella foto sono io! Avevo nove anni quando ero sul carro!”

Commosso, Paul Golé, 89 anni, tiene la mano di Paulette, sua moglie seduta accanto a lui. La coppia ha assistito all’inaugurazione della mostra “Draguignan Librée”, organizzata dalla Città, nell’ambito dell’80° anniversario dello Sbarco e della Liberazione della Provenza.

“Non avevamo niente, ma eravamo felici”

Il collezionista e storico Charly Clairici prestò numerosi oggetti appartenuti al SS. Foto C.Cz.

Scattata il 17 agosto 1944, l’immagine mostra soldati americani e giovani Dracénois su un carro armato, di stanza alla Montée des Oullières, a Draguignan.

“Non pensavo di rivivere quel momento. Non possiamo immaginare come sia stato. Non avevamo nulla, ma eravamo felici! ricorda l’ottuagenario, ospite d’onore della mostra. È inciso nella mia memoria, impossibile da dimenticare!”

Scelta per illustrare il grande evento che occupa la Chapelle de l’Observance dal 15 giugno, la foto è esposta insieme a una moltitudine di documenti d’archivio, oggetti, materiali come armi, cannoni – in prestito dal Museo dell’Artiglieria –, o anche veicoli d’epoca: “Abbiamo avuto la possibilità di lavorare con testimoni diretti, osserva Pascal Delugeau, incaricato di redigere il libretto associato all’evento. È quasi la tomba di Tutankhamon quella che abbiamo tra le mani!”lui dice.

Forniti da Charly Clairici, collezionista locale, alcuni oggetti testimoniano i momenti bui della storia, come questa finestra che rivela vecchi manifesti nazisti, o l’elmo del generale tedesco Ferdinand Neuling, il cui quartier generale si trovava a Villa Gladys, a Draguignan.

La vetrina dell’Associazione franco-americana di souvenir (SFA) attira l’attenzione dei visitatori. Foto C.Cz.

Combattenti della Resistenza sotto i riflettori

Ai visitatori vengono offerte 13 tavole esplicative che trattano, tra gli altri, del nazismo e della Resistenza. Foto C.Cz.

Tra i ritratti da scoprire, quello di Paul-Jean Roquere, compagno di liberazione delle forze aeree francesi libere (FAFL), originario di Draguignan e morto per la Francia il 15 marzo 1943.

Ospedale da campo, costumi d’epoca, testimonianze video, omaggi agli alleati e perfino tavole esplicative forniscono, tra l’altro, preziose informazioni soprattutto su questi uomini e donne che parteciparono alla Resistenza nel territorio.

Una citazione del colonnello Rol-Tanguy, figura della Resistenza e della Liberazione, ricorda anche l’impegno di quest’ultima: “Diciamo che senza di loro metà del nostro lavoro sarebbe stato impossibile”.

Un nuovo omaggio sarà loro reso dallo storico locale Michel Delannoy, questo lunedì 24 giugno.

Sono state onorate le bandiere delle forze alleate. Foto C.Cz.

Con gli occhi rivolti verso l’alto, i visitatori potranno anche scoprire le repliche degli aerei tedeschi, americani e francesi che hanno preso parte allo sbarco, proprio come questo paracadute bianco schierato sopra la piattaforma, in fondo alla cappella: “È di seta, gli abitanti recuperarono la tela una volta cessati i combattimenti, dice Pascal Delugeau. Nel 1941, a causa delle restrizioni, non c’era più tessuto da nessuna parte”.

La mostra Draguignan Librée è stata inaugurata alla presenza degli ex Dracénois testimoni dello sbarco in Provenza.
Si continua fino al 28 settembre.


Conoscere+
Draguignan liberato
Cappella dell’Osservanza a Draguignan
Dal martedì al sabato, dalle 10:00 alle 18:00.
Ingresso libero
Pagina Facebook Cappella dell’Osservanza.
Visite guidate a cura di Jean René Roué a partire dalle 10:00 il 27 giugno, 3, 25 e 30 luglio e 1 agosto.
Visite guidate a cura di Michel Delannoy dalle 10 alle 11 il 9, 11 e 16 luglio. e 6 e 8 agosto.
Prenotazioni: 04 94 84 54 31
Michel Delannoy ospiterà due conferenze gratuite presso l’auditorium Chabran:
Donne in guerra, 24 giugno ore 18:30
Operazione Dragoon, 12 agosto, alle 18:30
Trovate maggiori informazioni sugli eventi legati alla Liberazione di Draguignan su ville-draguignan.fr

La mostra allestita alla Chapelle de l’Observance presenta veicoli d’epoca. Foto C.Cz.
Intorno alla mostra si sono mobilitate numerose associazioni, che hanno messo a disposizione attrezzature d’epoca. Foto CZ.
Corinne Assez Paille si è immersa nelle testimonianze scritte a mano lasciate da suo padre, Guy Paille. Foto C.Cz.

Una mostra “per risvegliare le coscienze”

Denominata dalla Missione Nazionale per l’80° anniversario della Liberazione, la mostra assume un carattere particolare, grazie all’investimento di un collettivo formato da numerose associazioni, dipendenti comunali e appassionati volontari dell’epoca.

Coordinata da Magali Troin-Dal Vecchio, consigliera comunale con delega alle ricostruzioni storiche, la manifestazione ripercorre il contesto, dal 1939 al 1945, dall’ascesa del nazismo alla liberazione di Draguignan, attraverso l’operazione Dragoon, e la Resistenza guidata da uomini e donne provenienti da le ombre.

“L’idea di questa mostra è nata dalla testimonianza che mio padre mi ha lasciato negli anni 2000”ricorda Corinne Assez Paille, responsabile dell’azione culturale della Città.

“Mia madre è tedesca, io sono il frutto della riconciliazione di due nazioni era giunto il momento di onorare i miei genitori”.

Un’ideologia terrificante

Nel suo racconto – quattro pagine scritte a mano – Guy Paille descrive dettagliatamente i momenti salienti del 15 e 16 agosto 1944.
Dalla fattoria del signor Martin, situata verso la Pierre de la Fée, l’uomo descrive “Il paracadutista si lancia verso Le Muy, si sentono i cannoni. Il 17, una decina di tedeschi armati fino ai denti fanno irruzione nella fattoria… Ci hanno messi tutti contro il muro, con le mani legate e hanno perquisito la casa sotto la minaccia delle armi. cercare armi… Per fortuna senza risultati… Ci ammorbidiscono e ci liberano.”

Una testimonianza, tra le tante, che Richard Strambio, sindaco di Draguignan, ha voluto evidenziare in un toccante discorso inaugurale: “Ricordate questo, trasmettetelo ai giovani, insistette il primo magistrato. Come possiamo tollerare un’ideologia così terrificante? Sensibilizziamo come facevano i nostri nonni. Ciò che è accaduto ieri deve illuminarci oggi”.

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