Anne Hidalgo avrebbe fatto la sua scelta. Secondo le informazioni di pariginoRémi Féraud avrebbe ricevuto l’appoggio del sindaco di Parigi per essere il candidato socialista alle elezioni comunali del 2026. Se Anne Hidalgo mantiene ancora il segreto su una sua possibile terza candidatura, gli indizi sulla sua futura partenza si moltiplicano. Secondo il Anatra incatenataavrebbe deciso di unirsi a Bruxelles per un posto in una fondazione ambientalista di Michael Bloomberg, ex sindaco di New York.
Se per gran parte del suo secondo mandato Emmanuel Grégoire, il suo primo vice, sembrava essere in pole position, questa ipotesi sembra ormai lontana. La sua elezione a deputato a Parigi, sotto l’etichetta del Nuovo Fronte Popolare (NFP), lo scorso luglio, sembra aver segnato il divorzio.
Circola anche il nome di Lamia El Aaraje, promossa deputata all’urbanistica dopo la partenza di Emmanuel Grégoire. Verrebbe però giudicato anche il primo segretario del Partito socialista di Parigi, fervente oppositore del PFN “divisivo” all’interno delle sue stesse truppe. Pierre Rabadan, deputato allo Sport, e Éric Lejoindre, sindaco della 18ae distretto, sarebbe anche a favore del sindaco. Ma Anne Hidalgo preferisce visibilmente il senatore socialista Rémi Féraud.
Senatore ed ex sindaco del 10° arrondissement
“Se non mi candiderò, sosterrò la tua candidatura, Rémi”, avrebbe detto il sindaco di Parigi durante un pranzo all’Hôtel de Ville lo scorso ottobre, alla presenza dei 4 nomi citati in precedenza, secondo la domenica della Tribuna. Un passaggio di consegne al socialista 53enne, ancora molto poco conosciuto al grande pubblico.
Viene eletto sindaco die arrondissement nel 2008, nella lista di Bertrand Delanoë. Nel 2014, ha co-guidato la squadra elettorale durante la prima elezione di Anne Hidalgo. Dopo il voto fu designato presidente del gruppo socialista di maggioranza nel Consiglio di Parigi, ruolo che ricopre ancora oggi.
Nel 2017 si è dimesso dalla carica di sindaco di Xe arrondissement durante la sua elezione a senatore di Parigi. Viene rieletto nel 2023. Il suo mandato al Palazzo del Lussemburgo non gli impedisce di essere presente al Consiglio di Parigi e non esita a rottamare con Rachida Dati.
Una posizione che continua ad essere ambita
Ma questo apparente trasferimento di potere è lungi dal porre fine alla guerra di successione attorno ad Anne Hidalgo. Innanzitutto perché il sindaco del Ps non ha ancora ufficialmente chiuso la porta alla possibilità di una terza candidatura. Poi ci sono ancora tanti contendenti per il posto di sindaco. Se probabilmente non verrà nominato dal sindaco uscente, Emmanuel Grégoire non esclude l’idea di candidarsi.
Inoltre, tra i suoi alleati ambientalisti, la tentazione di guidare la coalizione di sinistra è forte. Tra i macronisti, Pierre-Yves Bournazel è già candidato, sostenuto da Edouard Philippe. All’opposizione, infine, Rachida Dati non nasconde il desiderio di riconquistare la poltrona della rivale parigina. Secondo un sondaggio Ifop del marzo 2024 sarebbe lei a essere in testa, a prescindere dai nomi dei suoi potenziali avversari.
Resta una grande incognita per le elezioni comunali del 2026: il metodo di voto. I deputati parigini di Renaissance e LR hanno presentato un disegno di legge volto in particolare a riformare le elezioni municipali parigine. “Non avranno il tempo di adottarlo prima delle elezioni”ritiene uno dei membri dell’esecutivo parigino. Una riforma che, se dovesse passare, potrebbe rimescolare le carte per il futuro candidato della sinistra parigina.