Bojan Dimic, che conosce perfettamente entrambi i paesi, venerdì sera analizza Svizzera-Serbia. Nonostante il pareggio, il vice allenatore del Servette FC, ex giocatore della LNB, ha trovato piuttosto interessante la prestazione della squadra di Murat Yakin.
L’assistente di Thomas Häberli alla SFC aveva già analizzato in ottobre la prima tappa per RTS Sport. Chi meglio di lui poteva valutare l’evoluzione (o meno) delle due squadre, dopo l’1-1 per la squadra di Murat Yakin venerdì sera a Zurigo…?
RTSsport.ch: Bojan Dimic, nessuna vittoria per la Svizzera, nonostante le buone sequenze nel 2° tempo… Cosa pensi nel complesso dei 90 minuti giocati?
BOJAN DIMIC: Ho trovato il primo periodo un po’ soporifero, con due squadre che non volevano proprio perdere. Poi fortunatamente l’incontro si è riscaldato dopo la pausa. C’era entusiasmo, voglia e abbiamo visto cose che francamente non erano poi così male, se non proprio interessanti.
RTSsport.ch: Gli ingressi di Dereck Kutesa, Joël Monteiro e Andi Zeqiri al 65° minuto hanno fatto bene…
BOJAN DIMIC: Chiaramente! Sono stati i fattori scatenanti per un reale miglioramento del gioco svizzero. L’idea di Murat Yakin di associarli a Zeki Amdouni è stata ottima, anche se ho trovato non male anche Noah Okafor prima della sua liberazione. Kutesa portò immediatamente qualcosa. Ai primi palloni è andato a colpire, ha messo un po’ di vita e il gol è arrivato dalla sua parte, che lottava per Ricardo Rodriguez. Zeqiri è andato a prendere profondità, allungare e pesare sui centrali serbi. È stato bello.
Kutesa, Monteiro e Zeqiri sono stati i fattori scatenanti di un reale miglioramento nel gioco svizzero…
RTSsport.ch: Amdouni è andato a segno, era molto irrequieto nel 2° tempo…
BOJAN DIMIC: Sì, ha sicuramente perso una grande occasione, ma era il più pericoloso di tutti gli svizzeri. Ha lottato duramente e ha disputato un ottimo secondo periodo. Zeki è davvero un giocatore molto interessante, che si muove, che si propone, che tira, prova e riprova.
RTSsport.ch: Fabian Rieder, dal canto suo, è deluso…
BOJAN DIMIC: Anche Breel Embolo…! Ma tornando a Rieder, sì, devo dire che quando è stato eliminato da Yakin, mi sono reso conto che mi ero dimenticato che fosse in campo! Però in fondo pensavo che il suo piede sinistro potesse fare bene, che potesse fare qualcosa. Ma la realtà è che secondo me Rieder non è un 10. Più una sorta di “6 e mezzo” che può difendere e talvolta essere il primo trampolino di lancio, ma a 10 per lui va troppo veloce.
Arriverà un nuovo ciclo e non importa se la Svizzera sarà nel girone A o B della Società delle Nazioni. La cosa più importante è costruire per il Mondiale e l’Euro.
RTSsport.ch: La difesa è stata il grande punto interrogativo per la squadra svizzera. Cosa pensi delle performance di Aurèle Amenda e Eray Cömert?
BOJAN DIMIC: I due si ritrovarono di fronte a due ragazzi davvero dispettosi (Nota del redattore: Aleksandar Mitrovic e Dusan Vlahovic). Menzione speciale ad Amenda che, secondo me, è uscito con più della media, pur perdendo palla nel primo tempo. Ha combattuto bene, era solido nei duelli. Credo che, nonostante la sua giovane età, abbia mostrato a Yakin che ci si può fidare di lui per il futuro. Cömert è un altro argomento, perché manca moltissimo di vivacità. Essere superati da Mitrovic, che è tutt’altro che un velocista, sull’azione che porta al rigore la dice lunga…
RTSsport.ch: Al microfono della RTS durante la partita, Léonard Thurre ha detto di essere meno preoccupato per il futuro della Svizzera rispetto a un mese fa. E’ anche il tuo caso?
BOJAN DIMIC: Sono completamente d’accordo con lui. Anche se hanno subito questo gol alla fine della partita e anche se sono retrocesse, la Svizzera non mi ha deluso. Quindi sì, l’inizio dell’incontro è stato caotico, ma dopo 90 minuti ti dici che il tutto non era poi così male, comunque meglio che nelle sue ultime uscite. Perché dobbiamo ricordare tutte le assenze, le preoccupazioni di appena una settimana fa… Personalmente ho visto arrivare dei giovani che spostavano un po’ la gerarchia. In effetti, alcuni degli assenti ieri sera potrebbero dover spostarsi un po’ di più per mantenere e/o ritrovare il proprio posto. Arriverà un nuovo ciclo e, che la Svizzera sia nel girone A o B della Società delle Nazioni, alla fine conta poco. Non ci interessa, concretamente. La cosa più importante è costruire per il Mondiale e l’Euro. Devi solo trovare il sistema giusto con i profili giusti. Ma ho l’impressione che Yakin abbia ampliato il suo contingente, la sua possibilità di scelta. I giocatori che ha chiamato hanno mostrato qualcosa. Si è preparato per il futuro più dei serbi. Quindi sì, nonostante la realtà contabile, è rassicurante.
Arnaud Cerutti