Luis de la Fuente ha ottenuto un notevole riconoscimento. Da quando è alla guida della nazionale spagnola, La Roja ha già vinto un titolo della Nations League e un campionato europeo. Per ora, almeno. È difficile prevedere i confini di questo gruppo. Con gioventù, talento, qualità ed estro possiamo immaginare un futuro glorioso a breve, medio e lungo termine. Alla fine, il calcio, per quanto volubile come pochi sport possono essere, detterà il suo verdetto e potrà cambiare il copione (o meno). Tuttavia, il percorso è chiaro e le speranze sono al culmine.
Senza alcuni dei suoi giocatori chiave (Rodri, Lamine, Unai, Carvajal…), la Spagna ha dominato una squadra danese che ha trovato il suo ritmo solo negli ultimi istanti della partita. Questa breve ripresa avrebbe potuto essere sufficiente per garantire un pareggio che avrebbe avvantaggiato anche La Roja, ma ricorda a questo gruppo giovane e disinibito che potrebbe mancare quel punto cruciale di maturità ed esperienza per affrontare momenti difficili in tali situazioni.
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Dopo la partita, l’allenatore ha detto che la Roja aveva vinto “solo grazie alla sua determinazione”, una frase che riassume il suo giustificato orgoglio per la prestazione dei suoi giocatori. Tuttavia, la storia non deve oscurare il fatto che questa squadra, oltre a contare sulla “pura determinazione”, eccelle anche nel “calcio puro”. Ed è la cosa migliore che possa accadere considerando il futuro immediato: Nations League, Mondiali 2026, Euro 2028… È vertiginoso pensarci.
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