Gazprom Export ha annunciato che avrebbe interrotto le forniture di gas all'Austria, a seguito di un lodo arbitrale contro di lei da parte di OMV, la più grande azienda statale di combustibili fossili del paese.
ANNUNCIO
Gazprom Export ha rivelato che smetterà di fornire gas all'Austria dopo più di 50 anni, a partire dal 16 novembre. La decisione fa seguito a un lodo arbitrale recentemente emesso dalla più grande azienda austriaca di combustibili fossili, la statale OMV, contro Gazprom Export per le sue consegne irregolari di gas alla Germania, che sono state completamente interrotte nel settembre 2022.
I prezzi del gas TTF olandese sono scesi dello 0,21% martedì pomeriggio, ma sono aumentati del 10,34% questa settimanapoiché i mercati energetici hanno registrato una maggiore volatilità.
L'OMV ha rivelato che intende compensare questo lodo arbitrale con i pagamenti dovuti a Gazprom Export, nell'ambito del suo contratto di fornitura di gas all'Austria, sostanzialmente trattenendo i pagamenti. Gazprom Export è una filiale della compagnia russa del gas Gazprom.
Questo lodo arbitrale è stato emesso secondo le regole della Camera di commercio internazionale (ICC), con la richiesta di arbitrato depositata da OMV Gas Marketing and Trading GmbH (OGMT) nel gennaio 2023.
L'OMV ha dichiarato in un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito web: “OMV ha preso la decisione di recuperare i danni concessi, che ammontano a 230 milioni di euro più interessi e spese, il che contribuisce positivamente a riequilibrare le rispettive perdite finanziarie subite nel 2022.
“La società sta adottando le misure necessarie per dare esecuzione al lodo arbitrale con effetto immediato. L'OGMT conferma la compensazione dei suoi crediti con le fatture del contratto di fornitura di gas austriaco con Gazprom Export al fine di ottenere il risarcimento delle sue richieste di risarcimento danni concesse.”
Si prevede che l’importo compensato contribuirà a migliorare i risultati del flusso di cassa operativo di OMV, nonché i dati puliti sulla cattura e lo stoccaggio del carbonio.
Disimpegno dal gas russo dopo la massiccia invasione dell’Ucraina
A causa della guerra tra Russia e Ucraina, il rischio di continuare a fare affari con compagnie petrolifere e di gas russe come Gazprom e Lukoil, tra le altre, è notevolmente più alto.
Negli ultimi anni anche l’Austria è diventata molto più dipendente dal gas russo rispetto ad altri paesi europei come Germania e Regno Unito. Anche altri paesi come la Slovacchia e l’Ungheria sono stati relativamente più dipendenti dal gas russo, nonostante la guerra.
Tuttavia, in un contesto di crescente incertezza sulle forniture di gas russo, il Paese ha cercato di rafforzare i legami con altri fornitori, come Turchia e Norvegia. Ha anche utilizzato i suoi grandi impianti di stoccaggio del gas per garantire che, anche se la Russia dovesse interrompere le consegne di gas quest’inverno, i suoi cittadini ne risentirebbero minimamente.
Anche l'Austria ha continuato a investire nella capacità di trasporto dei gasdotti, mentre OMV ha confermato che lo stoccaggio di gas del paese è attualmente pieno per oltre il 90%.
SPP, il più grande fornitore di energia della Slovacchia, ha anche collaborato con l'Azerbaigian per l'acquisto di gas naturale in un contratto pilota a breve termine.