Arrestato in Italia dopo la sua fuga, il presunto assassino di Mably viene trasferito in Francia e incarcerato

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Il 3 giugno l’uomo sospettato di aver sparato alla testa a un Mablyrot è stato trasferito in Francia, poco più di due settimane dopo il suo arresto in Italia, dove si era rifugiato con la sua compagna.

Mentre il suo compagno tornava in Francia per essere fatto prigioniero, il presunto assassino del 28enne Mablyrot è stato arrestato il 17 maggio in Italia, dove erano fuggiti insieme, dopo che era stato emesso un mandato d’arresto europeo.

Incriminato per omicidio e imprigionato

Detenuto in un carcere italiano, il ventenne di Roan era fino ad allora in attesa di essere trasferito in Francia, l’estradizione in genere richiedeva un po’ di tempo. Ed è stato infatti consegnato alle autorità giudiziarie francesi il 3 giugno a Bobigny (Seine-Saint-Denis), per poi essere trasferito immediatamente a Saint-Étienne, ci ha confermato il pubblico ministero David Charmatz.

Lì, il sospettato, Adrian A., è stato presentato a un giudice istruttore che lo ha incriminato per omicidio, possesso e trasporto di un’arma di categoria B. È stato incarcerato nel carcere di La Remand il 5 giugno, ha chiarito ulteriormente Saint-Étienne Procura.

Omicidio a Mably: i vicini della vittima sotto choc e incomprensibili

In questo caso altre due persone, un uomo e una donna sui vent’anni, sono sospettate di complicità in omicidio volontario. La coppia avrebbe aiutato materialmente, e soprattutto economicamente, il presunto autore del reato e la sua compagna a fuggire dalla Francia, dopo la tragedia avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 maggio. I due Roannais sono stati incriminati e rilasciati sotto controllo giudiziario in attesa del processo presso la Corte d’Assise della Loira.

Paolina Michaud

Richiamo dei fatti

Intorno all’una di notte, della notte tra il 9 e il 10 maggio, un uomo di 28 anni è stato scoperto in una pozza di sangue, nel soggiorno della sua casa situata a Mably. Il suo corpo aveva una ferita da arma da fuoco alla gola. L’ipotesi del suicidio è stata subito esclusa dagli investigatori, poiché sul posto non è stata ritrovata l’arma del delitto.Da quel momento in poi, la Procura di Roanne ha rinunciato alla competenza a vantaggio di quella di Saint-Étienne. Era stata aperta un’indagine giudiziaria per omicidio ed emesso un mandato d’arresto europeo. Gli agenti della Divisione Crimine Organizzato e Specializzato (ex Polizia Giudiziaria) hanno poi ottenuto il sostegno dei loro omologhi italiani, che sono riusciti a localizzare il sospettato a Rimini.

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