Angelo, un italiano residente nella regione di Liegi, ha deciso 5 mesi fa di imbracciare le armi per aiutare Kiev nella sua battaglia contro la Russia. Oggi è ufficialmente disperso e annunciato morto dagli oppositori. La sua famiglia è molto preoccupata. Suo fratello si è confidato con noi.
Preoccupata e turbata, Lilo non ha più notizie di Angelo. Dichiarato morto dall’esercito russo dal 1° novembre, suo fratello risulta ufficialmente disperso. “Riporta indietro mio fratello, vivo o morto“, chiede Lilo.”Anche oggi non è stato ritrovato. Penso che abbiano trovato altri corpi, ma non il suo.”assicurano i Liegi.
Lo scorso luglio Angelo, 42 anni, è volato a Kiev. Ma trattenuto dalla sua famiglia, niente e nessuno poteva impedirgli di andare al fronte. “È un bravo ragazzo con un buon cuore. Un po’ ingenuo, ma intraprendente, era un testardo, non ascoltava nessuno. I miei genitori hanno fatto di tutto per assicurarsi che non se ne andasse. Non gli è mancato nulla.”
È stato manipolato
Per suo fratello sarebbe stato vittima di un reclutatore. “Ho sentito che a Liegi ci sono reclutatori che reclutano giovani un po’ delinquenti, gli promettono uno stipendio di 5.000 euro al mese, è una stronzata, è stato manipolato, è qualcuno che gli ha fatto il lavaggio del cervello, ne sono sicuro. So bene che conosceva un francese che reclutava persone“, assicurò Lilo.
Scomparso o nascosto?
Ultima località conosciuta: Ternopil, nell’Ucraina occidentale, dopo un’operazione effettuata sul campo, Angelo non ha fatto ritorno al campo. Ma senza una risposta ufficiale, la famiglia resta fiduciosa. “È possibile che sia prigioniero, è possibile che si nasconda con altri, perché presumibilmente l’hanno presa i russi. È possibile che sia in ospedale, gravemente ferito.“, crede Lilo.
La voglia di andarlo a cercare è tanta ma impossibile:”L’Ucraina è grande, anche se lo volessi, perché è mio fratello, dove andrò? È una zona di guerra, anche io mi ammazzano se vado lì“, teme Lilo. Solo una foto o alcuni effetti personali potrebbero aiutarli. La famiglia di Angelo teme il peggio, ma continua a sperare.
Reclutatore di soldati di Liegi durante la guerra in Ucraina e Russia