Il segretario generale della Nato assicura che “la via verso la pace richiede più armi”

Il segretario generale della Nato assicura che “la via verso la pace richiede più armi”
Il segretario generale della Nato assicura che “la via verso la pace richiede più armi”
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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha incoraggiato gli alleati occidentali dell’Ucraina a rafforzare il loro sostegno militare.

Lunedì 17 giugno il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha incoraggiato l’alleanza militare occidentale a fornire più armi all’Ucraina.

“Può sembrare un paradosso, ma la strada verso la pace passa attraverso più armi all’Ucraina”, ha detto il leader dell’organizzazione in un discorso al Wilson Center, un think tank di Washington.

Stoltenberg, che presto lascerà il suo incarico di Segretario generale della NATO, è in visita a Washington per preparare il vertice dell’Alleanza Atlantica che si terrà nella capitale americana a luglio. Sarebbe stato ricevuto nel pomeriggio alla Casa Bianca dal presidente Joe Biden.

La Cina nel mirino della NATO

Il Segretario generale della NATO ha inoltre invitato i paesi membri a far pagare alla Cina il prezzo del suo sostegno alla Russia.

“Ad un certo punto – e a meno che la Cina non cambi rotta – gli alleati dovranno imporre un costo”, ha detto, sottolineando che Pechino “sta alimentando il più grande conflitto armato in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale”.

La NATO, guidata dagli Stati Uniti, critica sempre più il sostegno allo sforzo bellico russo fornito dalla Cina e dalle sue aziende, che forniscono componenti e attrezzature a supporto del settore della difesa russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha addirittura accusato la Cina di impedire ai paesi di partecipare al vertice di pace in Ucraina, che si è tenuto in Svizzera questo fine settimana.

Nel suo discorso Jens Stoltenberg ha sottolineato il fatto che la NATO si occuperà del sostegno militare occidentale all’Ucraina, finora guidata da Washington, come deciso l’anno scorso a Bruxelles dai ministri della difesa della NATO. Il capo della NATO ha inoltre assicurato che “più di 20 paesi” si sono impegnati ad aumentare le spese militari al 2% del PIL, come richiesto da tempo dall’alleanza.

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