sulla giornata del diritto alla casa incombe l’ombra del Raggruppamento Nazionale

sulla giornata del diritto alla casa incombe l’ombra del Raggruppamento Nazionale
sulla giornata del diritto alla casa incombe l’ombra del Raggruppamento Nazionale
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Ovviamente affrettato. Sabato 15 giugno, la Giornata per il diritto alla casa doveva essere uno spazio di riflessione. La manifestazione Alda si è trasformata in un grido di protesta contro l’estrema destra. Tra 1.800 e 3.700 manifestanti…

Ovviamente affrettato. Sabato 15 giugno, la Giornata per il diritto alla casa doveva essere uno spazio di riflessione. La manifestazione Alda si è trasformata in un grido di protesta contro l’estrema destra. Tra i 1.800 e i 3.700 manifestanti hanno sfilato questa mattina per le strade di Bayonne. Erano quasi 400 le persone presenti a fine pomeriggio in piazza Patxa per sostenere un “appello unitario contro la minaccia della RN (Raduno Nazionale) al diritto alla casa”.

“Il Raggruppamento Nazionale, con le sue votazioni passate, il suo programma attuale e gli interessi che difende, rappresenta una minaccia senza precedenti al diritto alla casa”

Otto associazioni (Alda, Atherbea, Bizi, la Confederazione Nazionale degli Inquilini 64, la Confederazione dei Sindacati delle Famiglie, la Fondazione Abbé Pierre, Habitat e Umanesimo e la piattaforma Herrian Bizi) hanno cofirmato un testo in cui si afferma “che il Raggruppamento Nazionale, attraverso i suoi voti passati, il suo programma attuale e gli interessi che difende rappresentano una minaccia senza precedenti al diritto alla casa.

Legge SRU

Il collettivo sottolinea in particolare la volontà della RN di “svuotare la legge SRU del suo contenuto”, cosa che peggiorerebbe la produzione di edilizia sociale, già carente. “L’alleanza tra la RN e le lobby dei multiproprietari o Aribnb, che abbiamo constatato durante i dibattiti parlamentari, comporta nuovi abusi”, avvertono i firmatari. Nei Paesi Baschi, circa un terzo delle 220.000 unità abitative disponibili sono poco o non occupate (alloggi liberi, secondari o turistici).

La scarsità di beni sta facendo salire alle stelle i prezzi. “L’esperimento del controllo degli affitti doveva entrare in vigore nel 2025. Doveva, perché a seconda del risultato delle elezioni legislative non si è più sicuri di nulla”, Léa Dallemane, coordinatrice dell’edilizia sociale di Alda, durante una conferenza tenutasi a nel pomeriggio, davanti ad un anfiteatro pieno.

Anche il delegato generale della Fondazione Abbé Pierre, Christophe Robert, ha espresso la sua “molto profonda” preoccupazione per l’arrivo al potere della RN.

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