Membri dell’Isis “liquidati” nella presa di ostaggi in prigione

Membri dell’Isis “liquidati” nella presa di ostaggi in prigione
Membri dell’Isis “liquidati” nella presa di ostaggi in prigione
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Diversi membri del gruppo jihadista dello Stato Islamico (IS) sono stati “liquidati” domenica, secondo le autorità, dopo aver preso in ostaggio due agenti penitenziari in una prigione nel sud della Russia.

La presa di ostaggi è avvenuta tre mesi dopo l’attacco rivendicato dall’Isis contro il Crocus City Hall, una sala da concerto vicino a Mosca, dove uomini armati hanno ucciso almeno 144 persone, il peggior attacco in quasi 20 anni.

“Durante un’operazione speciale (…) i criminali sono stati liquidati e i dipendenti presi in ostaggio sono stati rilasciati e non sono rimasti feriti”, hanno riferito in un comunicato i servizi penitenziari.

L’amministrazione penitenziaria aveva riferito poche ore prima che gli imputati trattenevano due guardie nel centro di detenzione n. 1 nella regione di Rostov, alle porte del Caucaso russo.

Secondo una fonte interna alla polizia intervistata dall’agenzia statale TASS, tra i sequestratori figurano anche membri dell’ISIS che dovevano comparire in tribunale con l’accusa di “terrorismo”. Secondo la stessa fonte, erano rintanati nel cortile del centro di detenzione, armati di coltellino, manganello e ascia.

Gli aggressori, sei secondo l’agenzia Interfax, hanno chiesto che fosse loro fornita un’auto e fosse permesso di lasciare il centro di detenzione in cambio del rilascio degli ostaggi. “Le trattative per il rilascio degli ostaggi sono in corso”, hanno riferito le autorità carcerarie. Ma a quanto pare si sono conclusi con un’aggressione.

La Russia è stata presa di mira in più occasioni da attentati e attentati rivendicati dall’organizzazione jihadista, sebbene l’influenza dell’ISIS resti limitata nel Paese. Il 22 marzo, uomini armati hanno aperto il fuoco in una sala da concerto vicino a Mosca, uccidendo almeno 144 persone e ferendone centinaia. Si è trattato dell’attacco più mortale sul suolo russo dal 2004.

Da allora sono state arrestate più di 20 persone, compresi i quattro presunti aggressori, tutti provenienti dal Tagikistan, ex repubblica sovietica dell’Asia centrale confinante con l’Afghanistan. L’attacco è stato subito rivendicato dall’organizzazione Stato islamico.

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