Undici soldati uccisi nel fine settimana nella Striscia di Gaza

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Otto soldati israeliani sono rimasti uccisi sabato mattina in un’esplosione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha annunciato l’esercito. Si è trattato dell’incidente più mortale per le forze di difesa israeliane nella Striscia di Gaza da gennaio.

Portavoce dell’IDF

Capitano Wassem Mahmoud

Finora è stata autorizzata la pubblicazione dei nomi delle tre vittime: si tratta del capitano Wassem Mahmoud, 23 anni, vice comandante di una compagnia del 601° battaglione del genio da combattimento, originario di Beit Jann; il sergente Itai Amar, 19 anni, residente a Kochav Yair in Giudea e Samaria; Sergente Shalom Menachem, residente a Beit El in Giudea e Samaria.

Itay AmarIDF

Le famiglie degli altri cinque soldati sono state informate e si prevede che i loro nomi saranno resi noti in un secondo momento. Secondo una prima indagine dell’IDF, i soldati sono stati tutti uccisi all’interno di un veicolo corazzato da combattimento (CEV) Namer. I soldati erano alla guida di un convoglio intorno alle 5 di sabato, dopo un’offensiva notturna contro Hamas nelle aree nord-occidentali del quartiere Tel Sultan di Rafah, durante la quale le truppe della 401a Brigata corazzata hanno ucciso circa 50 uomini armati, secondo l’IDF. Il convoglio si stava dirigendo verso gli edifici sequestrati dall’esercito, dove le truppe avrebbero riposato dopo l’operazione notturna.

IDF
Elyahu Moshe ZimbalistIDF

Il Namer CEV, colpito da una forte esplosione, era il quinto o sesto veicolo del convoglio. Non è stato immediatamente possibile determinare se si trattasse di una bomba pre-installata o se i terroristi di Hamas si fossero avvicinati al veicolo con un ordigno esplosivo e lo avessero piazzato direttamente sul CEV. L’esercito sta anche indagando sulla possibilità che gli esplosivi immagazzinati all’esterno del CEV abbiano contribuito alla massiccia esplosione. Dalle indagini è emerso che non sono stati sparati colpi di arma da fuoco durante l’incidente e che il veicolo non era fermo al momento dell’esplosione. La loro morte porta a 307 il numero dei soldati dell’IDF uccisi durante l’offensiva di terra contro Hamas e le operazioni lungo il confine di Gaza. La scorsa settimana un agente di polizia è stato ucciso durante un’operazione di salvataggio di ostaggi e anche un appaltatore civile del Ministero della Difesa è stato ucciso nella Striscia di Gaza. L’incidente più mortale a Gaza è avvenuto a gennaio, quando 21 soldati sono rimasti uccisi in un’esplosione seguita all’incendio di Hamas che ha causato il crollo di due edifici.

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