La giuria del Nobel di Oslo aveva intenzione di onorare la Regina per il suo lavoro volto a trasformare ed espandere il Commonwealth. Durante il suo regno, Elisabetta II riuscì a riunire altri 46 paesi sotto il segno di questa organizzazione economica e commerciale. Passando dai dieci paesi all’inizio del suo regno a 56 stati, già membri dell’Impero britannico. Dalla morte della regina, suo figlio Carlo III è a capo di questa organizzazione.
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Nessun interesse per la regina
La fonte dice al Telegraph: “Buckingham Palace è stato contattato più volte per un appuntamento da parte della Regina. Ma noi gli abbiamo sempre detto con gentilezza: ‘Grazie, ma no grazie’.“Il motivo è semplice: a quanto pare Sua Maestà non aveva alcun interesse.
Molti politici avevano sostenuto l’idea di assegnare questo premio alla Regina. I leader dei paesi del Commonwealth avevano addirittura discusso di questa possibilità durante una riunione dell’organizzazione.
Frank Field, ex membro della Camera dei Lord, dichiarò addirittura: “Se la diplomazia determinata della Regina nel mantenere vivo e funzionante il Commonwealth negli ultimi 60 anni non la qualifica per un premio Nobel, allora è difficile immaginare cosa si potrebbe fare di più.“
Elisabetta II sarebbe quindi potuta succedere ai numerosi capi di stato del mondo che hanno ricevuto questo prestigioso premio come Barack Obama, Jimmy Carter e Nelson Mandela.