Crisi risolta, quale futuro per il nuovo anno accademico?

Crisi risolta, quale futuro per il nuovo anno accademico?
Crisi risolta, quale futuro per il nuovo anno accademico?
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La crisi che ha scosso le Facoltà di Medicina per più di 11 mesi è stata finalmente risolta dopo una maratona di dialogo che ha riunito il nuovo Ministro dell’Istruzione Superiore, Azzedine El Midaoui, e gli studenti di medicina sotto l’egida del Mediatore del Regno.

I fruttuosi risultati del dialogo, infatti, si sono conclusi con la firma di un rapporto, in cui il governo si impegna a rispondere a tutte le richieste avanzate dagli studenti riguardo alla riforma della formazione degli studi medici.

Sebbene i dettagli di tale processo non siano stati resi pubblici, gli studenti accolgono con favore la risposta costituzionale, efficace e realistica fornita dal Ministero alle loro principali richieste, in particolare riguardo alla riduzione della durata della formazione medica. Stessa storia con il nuovo ministro supervisore, Azzedine El Midaoui, che lunedì in Parlamento ha accolto con favore la rapidità con cui è stato trattato il dossier, testimoniando l’ardua volontà politica di superare tutte le crisi di questo settore vitale.

Inoltre, la proposta di vigilanza consisteva nell’applicare la riforma della durata della formazione solo alle nuove promozioni, senza effetto retroattivo. Gli studenti che si sono iscritti alle Facoltà di Medicina prima del 13 marzo 2023 (data di pubblicazione del decreto ministeriale sul Bollettino Ufficiale) continueranno a seguire un corso settennale e non saranno interessati da questa riforma dell’ordinamento didattico.

Per decidere su questa proposta si è svolta una prima votazione, il cui risultato è stato il rifiuto, esacerbando le tensioni tra gli studenti, in particolare quelli del primo anno. Giovedì gli studenti hanno tenuto una seconda votazione per decidere tra la ripresa delle lezioni e il boicottaggio. Il risultato ha favorito la ripresa degli studi, con il 34,2% dei voti favorevoli, contro il 27% dei contrari, segnando finalmente il ritorno degli studenti in classe.

“L’anno bianco” completato

La risoluzione di questa crisi, durata troppo a lungo, ha permesso non solo di garantire un forte ritorno dei futuri medici nelle aule ma anche di chiudere il capitolo delle tensioni tra l’ex ministro in carica, Abdellatif Miraoui, e i medici studenti, instaurando un clima di dialogo e promuovendo il ripristino della fiducia.

Messe fine a queste tensioni sociali, già emergono nuove domande riguardanti il ​​recupero del tempo di studio perso a causa del boicottaggio dei corsi e dei tirocini pratici da parte degli studenti. Gli esami del primo e del secondo semestre erano programmati dalle Facoltà, ma sono stati in gran parte boicottati dai futuri medici, interrompendo l’andamento dell’anno accademico, sia per le vecchie promozioni che per i nuovi ammessi.

Gli studenti ritengono che sia ormai troppo tardi per recuperare le lezioni, soprattutto perché nei moduli interessati la frequenza non è obbligatoria. Pertanto, l’idea di un anno vuoto è ampiamente respinta dagli studenti. Per poter proseguire l’anno accademico in corso è però sufficiente il superamento degli esami della sessione ordinaria e di recupero. “L’amministrazione della nostra Facoltà ci ha concesso un periodo di tre mesi per prepararci agli esami previsti per l’inizio del prossimo gennaio”, spiega uno studente della Facoltà di Medicina di Oujda.

Sebbene l’organizzazione e l’andamento del nuovo anno accademico rimangano poco chiari per gli studenti, essi restano fiduciosi sulla comunicazione da parte dell’amministrazione delle loro Facoltà.

Per quanto riguarda i tirocini pratici, gli studenti del secondo ciclo (dal 3° al 5° anno) avranno la possibilità di svolgerli durante la prossima estate, secondo le informazioni comunicate dagli studenti di Medicina.

Per fare questo, il Ministero della Vigilanza sta attualmente esaminando l’operatività del regolamento trovato riguardante il dossier degli studenti delle Facoltà di Medicina e Farmacia, secondo quanto affermato da Azzedine El Midaoui, durante la sessione delle interrogazioni orali alla Camera dei Rappresentanti. L’obiettivo è garantire l’ottimale e rapida attuazione dei verbali sottoscritti con gli studenti.

Si registra finalmente la cancellazione delle sanzioni

Nel frattempo, le Facoltà di Medicina, Odontoiatria e Farmacia hanno deciso all’unanimità di annullare le sanzioni imposte a diversi studenti, consentendo loro così di riprendere le lezioni, nel rispetto degli impegni contenuti nel verbale di conciliazione firmato giovedì 7 novembre 2024.

Va notato che la revoca delle sanzioni è stata una delle principali richieste degli studenti e ha costituito una condizione sine qua non per la risoluzione di questa crisi, nonostante la gravità dei fatti contestati agli studenti dalle Facoltà di Medicina.

I futuri medici sospesi in seguito alle manifestazioni sono stati accusati di “incitamento e incoraggiamento al boicottaggio di corsi ed esami senza il consenso della direzione della Facoltà, nonché di turbamento del regolare svolgimento degli studi”.

Secondo una decisione firmata dal Preside della Facoltà di Medicina e Farmacia di Marrakech, dell’Università Cadi Ayyad, le sanzioni adottate contro cinque studenti di medicina sono state cancellate.

Da parte sua, la Facoltà di Medicina e Farmacia di Casablanca ha annunciato la revoca delle sanzioni contro cinque studenti del settore medico, tra cui due membri della Commissione nazionale degli studenti di Medicina, Odontoiatria e Farmacia.

Infine, anche il Consiglio della Facoltà di Medicina e Farmacia di Rabat, dell’Università Mohammed V, ha revocato le sanzioni contro gli studenti in sciopero, che variavano da uno a due anni di sospensione. Queste decisioni aprono la strada ad un nuovo capitolo nei rapporti tra studenti e amministrazione, segnando la fine di un periodo di tensione.

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