suo fratello gli invia una lettera commovente, 2 anni dopo la tragedia, “Il ruolo di un fratello maggiore è proteggere la sua sorellina”

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Fu con modestia e sensibilità che confidò l’omicidio di Lola, la sua sorellina. Questo martedì 12 novembre, Thibault, il figlio maggiore di Delphine Daviet-Ropital e Johan Daviet, ha parlato per la prima volta in televisione. E’ dentro
lo spettacolo “Si comincia oggi” presentato da Faustine Bollaert su 2 che il giovane, accompagnato da sua madre, è tornato alla morte della giovane Lola.

Il 14 ottobre 2022 il corpo della dodicenne Lola è stato ritrovato senza vita in un baule abbandonato a pochi metri da casa sua. All’epoca i suoi genitori erano portieri di un edificio nel 19° arrondissement di Parigi, rue Manin. Era proprio all’interno di questo edificio che si trovava il giovane adolescente violentata, torturata e uccisa. A più di 2 anni dalla tragedia, la sua famiglia parla apertamente.

Affare Lola: suo fratello le invia una lettera commovente, 2 anni dopo la tragedia, “Il ruolo di un fratello maggiore è proteggere la sua sorellina” width=”680″ Height=”383″>

credito fotografico: CNEWS

Assassinio di Lola a Parigi: questa commovente lettera del fratello, 2 anni dopo la tragedia

Subito dopo la morte di Lola, un sospetto è stato arrestato dalla polizia. Dahbia B., una donna marocchina di 24 anni soggetta a un OQTF (obbligo di lasciare il territorio francese) che è diventata la principale sospettata in questo caso. Una tragedia che segnò il francese e che chi gli è vicino cerca di non ridurre a “una notizia”come hanno spiegato sul set di France 2. In occasione di questa trasmissione speciale, suo fratello,
Thibault, ha inviato una lettera a colui che non vedrà mai crescere.

Mia Lola, sorellina mia, ti scrivo già questo biglietto per dirti quanto mi manchi da quando sei partita per vedere le stelle”, confida ad alta voce. Il giovane rivela anche questo senso di colpa che lo rode. “Mi dispiace tanto. Fondamentalmente, nella direzione opposta, Il ruolo di un fratello maggiore è proteggere la sua sorellina. Non sono nemmeno riuscito a farlo. Spero che un giorno mi perdonerai”. Parole forti e un messaggio commovente consegnato anche dalla madre.

Il caso Lola: il calvario vissuto dall’adolescente raccontato da sua madre

Anche Delphine Daviet-Ropita ha parlato della morte di Lola. È stato durante una testimonianza straziante che la madre della giovane adolescente, che ha perso la figlia e il marito a un anno di distanza, ha parlato del calvario vissuto quella sera da Lola. “Sapevamo davvero tutto quello che (Dabhia B., il presunto colpevole) le aveva fatto e faceva male (…) (Lola) ha smesso di respirare da sola, per paura, mi è stato detto. È morta per asfissia quindi non ha sofferto”, confida con le lacrime agli occhi.

Il senso di colpa sembra divorare questa famiglia distrutta. “Di solito esco quando lei torna a casa (da scuola, ndr). L’avrei sicuramente incontrata. Purtroppo quel giorno non sono uscito (…) In quel momento ho sentito una grossa fitta”, rivela la madre di Lola. A più di 2 anni dalla morte della giovane, il processo contro Dahbia B.
dovrebbe avvenire presto. Un giudizio atteso con ansia dai parenti della piccola che attendono risposte alle loro domande.

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