AA / Istanbul / Firdevs Yuksel
I prezzi del petrolio sono rimasti contrastati durante le contrattazioni mattutine di martedì, in vista della riunione della Federal Reserve americana (Fed) e del rilascio dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio al mondo.
Il greggio Brent, punto di riferimento internazionale, è stato scambiato a 81,61 dollari al barile alle 10:27 ora locale (07:27 GMT), in calo dello 0,02% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì scorso a 81,63 dollari al barile.
Il barile americano di riferimento West Texas Intermediate (WTI), dal canto suo, è stato scambiato a 77,75 dollari al barile, con un aumento dello 0,01% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì, che aveva concluso la giornata a 77,74 dollari al barile.
La pubblicazione dei dati dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti e la conclusione della riunione di politica monetaria di due giorni della Fed sono entrambe previste per mercoledì (12 giugno).
Le previsioni di mercato prevedono in gran parte che gli attuali tassi di interesse federali rimangano invariati tra il 5,25% e il 5,5%, mentre gli investitori si concentrano sui commenti del presidente della Fed Jerome Powell, durante la conferenza stampa prevista al termine della riunione di mercoledì.
La probabilità ancora più bassa di un calo dei tassi di interesse quest’anno ha favorito una tendenza al ribasso dei prezzi del barile.
Gli operatori del mercato si concentrano anche sul rapporto mensile sul mercato petrolifero dell’OPEC, atteso per martedì, che dovrebbe fornire indicatori sull’equilibrio tra domanda e offerta di mercato.
* Tradotto dall’inglese da Mounir Bennour.
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