Scioglimento dell’Assemblea nazionale: cosa succederà al Senato?

Scioglimento dell’Assemblea nazionale: cosa succederà al Senato?
Scioglimento dell’Assemblea nazionale: cosa succederà al Senato?
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Ieri sera, dopo le elezioni europee, Emmanuel Macron ha sciolto l’Assemblea nazionale, ponendo fine all’attuale legislatura. Il Senato non può essere sciolto e pertanto conserva il suo mandato. Cosa accadrà ora alla Camera alta?

Quali sono le regole?

È l’articolo 12 della Costituzione che consente al Presidente di sciogliere l’Assemblea nazionale. Il Senato non può essere sciolto. In una comunicazione di lunedì mattina, il Senato ricorda che i senatori mantengono il loro mandato e garantiscono la permanenza della rappresentanza nazionale durante il periodo elettorale e le elezioni legislative. Può quindi riunirsi in qualsiasi momento, in particolare per ascoltare il governo. “La consuetudine repubblicana impone che il Senato cessi di sedersi, dallo scioglimento fino all’insediamento della nuova Assemblea nazionale”, si legge sul sito della Camera Alta.

Nell’aprile 1997, in occasione dell’ultimo scioglimento dell’Assemblea nazionale, il Senato sospese l’esame dei testi fino alla fine delle elezioni legislative, pur continuando i lavori in commissione. Il 22 aprile 1997, il giorno dopo lo scioglimento, la sessione si aprì con una dichiarazione dell’allora presidente, René Monory: “Dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale, la conferenza dei presidenti che si è appena riunita ha voluto Ricordiamo che il Senato assicura costituzionalmente la permanenza della rappresentanza nazionale. Il Senato può quindi riunirsi in qualsiasi momento durante questo periodo di scioglimento. Tuttavia, subito tale incontro non sembrò necessario. Va inoltre ricordato che, in precedenza, in situazioni simili, il Senato aveva cessato di riunirsi fino all’insediamento della nuova Assemblea Nazionale. Inutile dire che, se le circostanze lo richiedessero, il Senato verrebbe convocato senza indugio. Il Governo si è impegnato a presentarsi davanti all’Alta Assemblea in tali circostanze. Il Senato quindi si aggiornerà, lasciando al suo presidente la convocazione”. La sessione è stata poi sospesa, per riprendere dopo le elezioni legislative.

Una conferenza dei presidenti alle 16:30.

In questo caso, oggi pomeriggio alle 16.30 è prevista una conferenza dei presidenti, l’organo del Senato che fissa l’ordine del giorno, per decidere il percorso da seguire. Ciò che si profila è la sospensione dei lavori in sessione: nessun esame di proposte legislative o progetti di legge. All’Assemblea è il progetto di fine vita che fallisce. Al Senato è il disegno di legge per semplificare la vita economica il cui futuro è compromesso. Anche i progetti di legge sull’agricoltura e sull’edilizia abitativa, che avrebbero dovuto arrivare al Senato a giugno, sono in sospeso.

Tuttavia, i lavori del comitato del Palazzo del Lussemburgo (commissioni d’inchiesta, missioni d’inchiesta, audizioni) verrebbero mantenuti. Diverse relazioni sono attese nei prossimi giorni al Senato: quella della commissione d’inchiesta del gruppo ambientalista su TotalEnergies, quella della commissione Finanze sul deterioramento delle finanze pubbliche, o quella del gruppo socialista sull’ingerenza straniera.

Questo pomeriggio, dopo la conferenza dei presidenti, si aprirà la seduta alle 17.15 dove il presidente annuncerà, come nel 1997, l’operazione decisa dal Senato.

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