Iniziati a ottobre, i saldi del Singles' Day, lanciati nel 2009 dal colosso cinese dell'e-commerce Alibaba, sono diventati un grande evento commerciale, con sconti che attirano i clienti sulle principali piattaforme di vendita online del Paese.
Il nome di questo periodo di saldi prende il nome dalla data (11/11), una successione di “1” simboli del celibato.
Nel 2023, per il secondo anno consecutivo, né Alibaba né il suo principale rivale in Cina, JD.com, avevano pubblicato dati dettagliati sulle vendite.
La Cina si trova ad affrontare una domanda interna debole a partire dalla pandemia di Covid-19, dalla quale la seconda economia mondiale fatica a riprendersi completamente.
Secondo i dati ufficiali pubblicati sabato, nel mese di ottobre i prezzi al consumo sono aumentati nel paese ad un ritmo più lento su base annua rispetto al mese precedente. Un nuovo segnale di una domanda ancora debole.
Nelle ultime settimane le autorità hanno varato una serie di misure per sostenere la crescita economica, la più forte da diversi anni, tra cui riduzioni dei tassi di riferimento e un aumento del limite del debito per gli enti locali.
Ma molti analisti sottolineano che, in assenza di misure più concrete per stimolare i consumi delle famiglie, la crescita difficilmente potrà raggiungere i livelli pre-pandemia.
Gli analisti della banca ING si aspettano però “dati di crescita solidi” per questa edizione 2024 del Singles’ Day, indicano in una nota.
Queste vendite “dovrebbero generare più di 1.200 miliardi di yuan” (156 miliardi di euro), il che rappresenterebbe “una crescita del 15%” rispetto allo scorso anno, prevede VO2 Asia Pacific, una società di consulenza con sede a Shanghai, specializzata nell'economia digitale .
Questi dati danno però una visione parziale della realtà.
“Molti consumatori acquistano all'ingrosso per raggiungere soglie di sconto, prima di restituire i prodotti. Ciò riduce i margini e danneggia la percezione del marchio”, ha affermato Vincent Marion, co-fondatore di VO2 Asia Pacific.
“Invece di concentrarsi esclusivamente sugli sconti, i marchi devono costruire relazioni durature con i propri clienti”, giudica.