Dopo i picchi registrati lo scorso anno, la curva dell’inflazione continua a muoversi su e giù, a seconda delle crisi internazionali e delle condizioni meteorologiche. Una cosa per il momento sembra certa: i prezzi dei prodotti di consumo, soprattutto nel segmento alimentare, non torneranno più ai livelli di prima, constata il quotidiano L’economista nella sua edizione di venerdì 8 novembre.
«Le varie misure varate dal governo non sono riuscite a frenare i prezzi galoppanti di alcuni prodotti. L’esempio più eclatante è quello delle carni rosse. Secondo il governo, già oggi i sussidi concessi agli importatori nell’ambito dell’Eid Al Adha non hanno avuto praticamente alcun impatto sui prezzi. Anche altre misure di sostegno, in particolare a favore dei vettori, non hanno avuto l’effetto atteso», lett.
In ogni caso, gli ultimi dati dell’HCP mostrano che l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una stagnazione durante il mese di settembre scorso. Ma rimane su livelli abbastanza alti. Mentre alcuni prodotti hanno subito un leggero calo, in particolare pesce e frutta, altri hanno continuato ad aumentare, in particolare verdure e carne.
In queste condizioni le famiglie non sanno più da che parte rivolgersi. L’elevato costo della vita continua a gravare sui bilanci familiari. Un’osservazione confermata dagli ultimi risultati dell’indice di fiducia delle famiglie. Questo si è attestato a 46,2 punti nel 3° trimestre del 2024 rispetto ai 46,5 punti dello stesso periodo dell’anno scorso. Le ripercussioni dei successivi aumenti dei prezzi dei prodotti di consumo hanno danneggiato il morale delle famiglie. L’80,6% di loro ha dichiarato un peggioramento del tenore di vita negli ultimi 12 mesi. Per il prossimo anno, il 56,9% delle famiglie prevede un peggioramento del proprio tenore di vita, mentre il 35,5% prevede che il livello attuale rimanga invariato.
«Questa situazione è dovuta in particolare al costo elevato dei prodotti di consumo, in particolare dei prodotti alimentari. Nel corso del 3° trimestre del 2024, quasi tutte le famiglie (97,5%) hanno riferito che i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati. Per i prossimi 12 mesi l’84,4% prevede ulteriori aumenti», bis acceso.
Di fronte al persistere di un costo della vita piuttosto elevato, il governo ha cercato di alleviare la situazione puntando su una serie di misure di sostegno. In primo luogo, azioni una tantum, come gli aiuti agli agricoltori (in particolare per i fattori di produzione), ai trasportatori o anche agli importatori di pecore.
A ciò si aggiunge la nuova formula di assistenza sociale diretta concessa alle famiglie sulla base di un punteggio nell’ambito dell’Anagrafe Sociale Unificata. In seguito all’accordo ratificato nel quadro del dialogo sociale si stanno attuando anche altre misure. Si tratta in particolare degli aumenti salariali nel settore pubblico e della revisione della scala IR, sancita dalla legge finanziaria 2025, con un costo pari a 5,5 miliardi di dirham.