Il personale penitenziario, che si preparava a ritornare a casa, dovrebbe sporgere denuncia in seguito a questi fatti.
Mentre tornava dal congedo, un detenuto ha mostrato un comportamento “insolito” et “inammissibile” nei confronti degli agenti penitenziari. Il sindacato UFAP UNSa Giustizia fa eco a questo.
Mercoledì 6 novembre 2024, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a lasciare per un giorno il carcere di Perpignan per motivi medici, l'imputato avrebbe aggredito il personale in borghese che stava per uscire al suo ritorno e “sta per tornare a casa dalla sua famiglia.” Il quarantenne, probabilmente sotto l'effetto di uno stato alcolico, avrebbe interrogato il supervisore dello spogliatoio, insultandolo e minacciandolo più volte, per poi spingerlo.
Altri due agenti in borghese sarebbero giunti come rinforzi mentre il detenuto avrebbe tentato di abbandonare l'istituto penitenziario. “Un’azione considerata come un tentativo di fuga”segnala Pierre Grousset, segretario locale dell'UFAP UNSa Giustizia.
Questa persona, che è stata rinchiusa nel collegio disciplinare in seguito a questi fatti, è stata condannata in particolare per minacce di morte al coniuge, guida sotto l'effetto di stupefacenti e minacce nei confronti di una persona che detiene pubblici poteri.
Lo spiega il sindacato “Non tolleriamo che la sicurezza e la dignità del personale siano messe in pericolo” e richieste “il trasferimento dell'interessato a seguito della sua sanzione disciplinare.”
L'ufficiale penitenziario aggredito dovrebbe sporgere denuncia per minacce, insulti e aggressioni.