l'essenziale
Il servizio dipartimentale di vigili del fuoco e di soccorso del Tarn (SDIS 81) ha acquisito diverse nuove macchine per rinnovare e migliorare la flotta esistente. Un investimento significativo che permette ai vigili del fuoco del Tarn di diventare più efficienti durante i loro interventi.
Un panel sulle ultime acquisizioni del SDIS 81 è stato presentato questo mercoledì presso lo Stato Maggiore Generale ad Albi, alla presenza in particolare del sottoprefetto capo di gabinetto del prefetto del Tarn, Corinne Quèbre, e della presidente della Christophe Ramond, direttore dello SDIS 81, colonnello Jimmy Gaubert, e l'ispettore generale Jean-Yves Noisette, capo dello Stato maggiore interministeriale della Zona Sud, in visita questo mercoledì a Tarn.
In primo luogo, furgoni con pompa da due tonnellate (FPT), utilizzati sia per la lotta agli incendi nelle aree urbane che per i soccorsi, che saranno assegnati ai centri di soccorso di Albi e Castres. «Un po' come il coltellino svizzero dei vigili del fuoco», spiega il tenente colonnello Sylvain Eslan, vicedirettore delle operazioni dell'SDIS 81. Questo tipo di equipaggiamento è stato utilizzato più di mille volte nel Tarn dall'inizio dell'anno.
Il furgone pompa tonnellata per il soccorso stradale (FPTSR), che sarà assegnato a Mazamet, ha le stesse caratteristiche dei primi due veicoli ma trasporta anche attrezzature di estricazione per le operazioni di soccorso stradale. Un veicolo “2 in 1” che permette ai vigili del fuoco di razionalizzare i costi e l'utilizzo delle proprie attrezzature.
Tra gli altri veicoli presentati: un'autocisterna per acqua schiumosa (CCEM) per il centro di Gaillac, già presente nella flotta SDIS ma che è stata “retrofitata”, quattro nuovi veicoli per il salvataggio e l'assistenza alle vittime (VSAV), i più utilizzati dai vigili del fuoco ( più di 18.000 uscite dall'inizio dell'anno) e una “grande scala” (EPC) per il centro di soccorso di Albi. Un nuovo modello di movimento combinato in grado di raggiungere un'altezza di 27 metri in soli 30 secondi durante le operazioni di salvataggio delle vittime.
Obiettivo: fornire le risorse necessarie ai vigili del fuoco per anticipare i rischi. “La sicurezza non ha prezzo ma ha un costo”, ha indicato Michel Benoit, presidente del consiglio di amministrazione di SDIS 81, ricordando l’ingente budget messo a punto dal 2022 per rinnovare e migliorare il parco esistente (circa 2 milioni di euro all’anno), grazie ai finanziamenti del Dipartimento. Corinne Quèbre ha ricordato da parte sua che arriveranno una quindicina di altri veicoli nell'ambito del patto di capacità firmato con lo Stato.