Il Premio Apollinaire 2024 assegnato a Michèle Finck

Il Premio Apollinaire 2024 assegnato a Michèle Finck
Il Premio Apollinaire 2024 assegnato a Michèle Finck
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Il 4 novembre, si è tenuta a Les Deux Magots la cerimonia di premiazione del Premio Apollinaire e del Premio Apollinaire Découverte, alla presenza di Catherine Mathivat, presidente di questo emblematico caffè letterario, e con la partecipazione di Aïssa Maïga che ha letto gli estratti premiati collezioni.

Michèle Finck, insignita quest'anno del Premio Apollinaire, è un'artista dai molteplici ruoli: poetessa, critica, traduttrice, librettista, sceneggiatrice, pianista e accademica. Ha al suo attivo sette raccolte di poesie, tra cui Udito abbagliato (La voce dell'inchiostro, 2007), balbettando (Arfuyen, 2012), La terza mano (Arfuyen, 2015, Premio Louise Labé), La conoscenza attraverso le lacrime (Arfuyen, 2017, Premio Max Jacob), Su un pianoforte di paglia (Arfuyen, 2020), La ballata degli uomini delle nuvole (Arfuyen, 2022) e il recente Il mare aperto (Arfuyen, 2024, Prix Vénus Khoury-Ghata), per il quale è stata insignita del Prix Apollinaire.

In La Voie du Large, Michèle Finck alterna poesie e testi in prosa, lettere-poesie e incantesimi, in una scrittura intensa, vibrante, commovente. Un museo interiore segnato dal dubbio onnipresente. È arrivato il momento in cui potremmo vivere chiusi in una piccola stanza sotto un tetto a punta. Per lei non dovremmo mai separare come scrivere da come vivere.

Rimanendo costantemente attenti al mondo. Una meditazione tra veglia e sonno, tra pandemia ed esperienza del lutto. Crollo di un mondo. Con l'unica risposta: mi infilo nella poesia/ attraverso i retroscena: la corrispondenza dei poeti/ e danzo.

– Giurato Jean-Yves Reuzeau

Nata nel 1981, Blandine Merle, laureata in Lettere Moderne, lavora come insegnante in un college di Poitiers. Nel 2011 si è presa una pausa dalla carriera presso l'Educazione Nazionale per dedicarsi alla scrittura e ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie.Per obole con l'editore Cheyne, che gli è valso il Premio Vocazione. Il suo prossimo lavoro, Nascere e morire, è stato pubblicato dalle Éditions Gallimard e ha vinto quest'anno il Premio Apollinaire Découverte.

Nascere e morire. Conosciamo il programma. E tra i due ciò che chiamiamo vita. Il ripudiato della poesia, da quando si affidava solo alla forma, oscillando tra il gioco del risciò e lo scarabeo, la ripetizione che vale per una parola conta doppio.

Troppo misera, troppo faticosa la vita: La ricamatrice ha solo l'esistenza della sua fronte curva/ nella luce della sera. E insieme a Vermeer pensiamo a Pascal che faceva poca differenza tra il mestiere di poeta e quello di ricamatore. (…) Ulisse grida: è così. Laggiù, questo girotondo di morte dove l'altra parte non si vede, dove la memoria e la mancanza ci ritornano addosso come un boomerang. Ciò che Omero e la Bibbia già sapevano, e ci chiediamo perché leggiamo altro. Ah sì, nascere e morire. »

– Il giurato Jean Rouaud

Presieduta da Jean-Pierre Siméon, la giuria è composta da personalità del mondo della poesia: Marc Alyn, Adeline Baldacchino, Linda Maria Baros (segretaria generale), Tahar Ben Jelloun, Zéno Bianu, Patricia Castex Menier, Philippe Delaveau, Anne Dujin , Jean Portante e Jean Rouaud, raggiunti il ​​4 novembre 2024 da Jean-Yves Reuzeau.

Il Premio Apollinaire e il Premio Apollinaire Découverte sono finanziati grazie alla generosità di Catherine Mathivat, presidente di Deux Magots.

Elenco dei premi letterari francesi e francofoni

Di Hocine Bouhadjera
Contatto: [email protected]

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